Sette pianeti delle dimensioni della Terra orbitano attorno alla stella TRAPPIST-1 in un'armonia quasi perfetta. I ricercatori statunitensi ed europei hanno usato questa armonia per determinare quanti impatti potrebbero aver vissuto i pianeti in passato.
Un nuovo studio ha misurato le densità dei sette pianeti del sistema planetario TRAPPIST-1 con estrema precisione ed i valori ottenuti indicano che hanno composizioni molto simili.
Grazie al Telescopio Spaziale Hubble, gli scienziati ritengono che l'acqua possa esistere su alcuni dei pianeti del sistema TRAPPIST-1, uno dei più intriganti scoperti finora.
La notizia della scoperta (erroneamente attribuita da molti alla NASA) di un "mini-sistema solare" con pianeti abitabili attorno alla nana rossa Trappist-1 ha imperversato sui media la settimana scorsa e anche noi ne abbiamo parlato. Ma come è fatto in dettaglio questo sistema planetario e come si sono ricavate queste informazioni?
Sette pianeti delle dimensioni della Terra, orbitanti attorno alla stessa stella a soli 40 anni luce di distanza da noi, tutti nella zona abitabile: questo è l'ultimo bottino del telescopio spaziale Spitzer della NASA, che ieri ne ha dato notizia in una conferenza stampa.
Un team internazionali di astronomi, tra cui scienziati del MIT (Massachusetts Institute of Technology) e dell'Università di Liegi (Belgio), hanno individuato tre pianeti in orbita attorno ad una stella nana ultra-fredda a soli 40 anni luce da noi. Le dimensioni e le temperature di questi mondi sono paragonabili a quelle di Venere e della Terra e rappresentano perciò uno dei migliori obiettivi conosciuti finora per la ricerca della vita fuori del Sistema Solare.