Non è il nome di una organizzazione criminale contro cui lotta James Bond, semmai si tratta di un grande osservatorio spaziale per l'astronomia a raggi X e Gamma, lanciato dalla Roscosmos 3 giorni fa...
Si è chiusa la missione spaziale di Spedizione 59 a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). I tre astronauti sono rientrati regolarmente sulla Terra dopo 204 giorni trascorsi nello spazio.
Giusto 30 anni fa, il 15 novembre 1988, la navetta spaziale sovietica Buran compì il suo primo ed unico volo orbitale, completamente in automatico. Ripercorriamo qui quella storica giornata per l'astronautica.
Si è celebrato alcuni giorni fa il diciottesimo anniversario di permanenza continuata di esseri umani nello spazio. La Stazione Spaziale Internazionale (ISS) vide infatti l'arrivo del primo equipaggio stabile il 2 novembre del 2000.
A poco meno di due settimane dall'incidente al veicolo di lancio Soyuz, che ha impedito a due cosmonauti di raggiungere la ISS, un altro razzo della stessa famiglia ha portato regolarmente in orbita un satellite militare russo.
Il razzo Soyuz FG, che trasportava la capsula spaziale Soyuz MS-10 destinata a portare due astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) ha avuto un problema durante il lancio ma l'equipaggio è rientrato sano e salvo sulla Terra.
Due cosmonauti che vivono a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) hanno sigillato un piccolo foro nello scafo del veicolo Soyuz, stabilizzando la pressione all'interno dell'avamposto orbitale, dopo che gli ingegneri a Terra avevano rilevato una piccola perdita d'aria.
Lanciato dalla Russia l'anno scorso, questo satellite militare sta esibendo comportamenti anomali, con macroscopici cambiamenti d'orbita ed espulsione di satelliti figli. Questo genera grande apprensione sul suo reale scopo.
Oggi l'equipaggio della missione 52 salperà alla volta della ISS con una Soyuz MS-05 dal cosmodromo di Baikonur.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.