Un nuovo studio ha utilizzato due rilevamenti del cielo a infrarossi, uno dall'InfraRed Astronomical Satellite (IRAS) e uno dal telescopio spaziale AKARI, per cercare l'ipotetico Nono Pianeta.
Forse c'è e nessuno lo trova ma nuove osservazioni durate sei anni, in lunghezze d'onda millimetriche, hanno permesso di escludere alcune caratteristiche dell'ipotetico Nono Pianeta ai confini del Sistema Solare e di escludere dalla ricerca un'ampia regione del cielo meridionale.
L'astronomo Michael Rowan-Robinson, dell'Imperial College di Londra nel Regno Unito, ha rianalizzato dei dati raccolti dall'Infrared Astronomical Satellite (IRAS) nel 1983 e ha trovato tre sorgenti puntiformi che potrebbero essere il Nono Pianeta.
Negli ultimi anni, l'idea che esista un altro pianeta ai confini del Sistema Solare è diventata sempre più radicata tra gli astronomi. Chiamato Nono Pianeta, la sua esistenza è comunemente dedotta dal comportamento di un gruppo di corpi ghiacciati che orbitano molto distanti dal Sole.
Una revisione delle simulazioni mostra che l'orbita dell'ipotetico Nono Pianeta sarebbe diversa da quella precedentemente ipotizzata.
Nello studio "Searching for Black Holes in the Outer Solar System with LSST", pubblicato sulla rivista The Astrophysical Journal Letters, due ricercatori di Harvard propongono un modo per scoprire se ai confini del Sistema Solare esiste davvero un buco nero grande quanto un pompelmo con una massa da cinque a dieci volte quella della Terra.
Utilizzando i dati della campagna Dark Energy Survey (DES) i ricercatori hanno scoperto oltre 300 oggetti trans-nettuniani (TNO), pianeti minori situati alla periferia estrema del nostro Sistema Solare.
In un recente articolo, due ricercatori propongono che l'ipotetico pianeta X possa essere un piccolo buco nero primordiale catturato dal sistema solare. E suggeriscono come rivelarlo.
Sono 51 gli ETNO (Extreme Trans Neptunian Objects) conosciuti ed alcuni di loro sarebbero la miglior prova dell'esistenza del Nono Pianeta, il mondo ancora sconosciuto che orbiterebbe a circa 700 Unità Astronomiche dal Sole (o forse più).
Mente gli astrofisici dell'Università di Berna si sono dati da fare per disegnare l'identikit del misterioso Nono Pianeta teorizzato da Mike Brown e Konstantin Batygin della Caltech, in una recente comunicazione la NASA precisa che la sonda Cassini non ha sperimentato alcuna inspiegabile deviazione orbitale nel sistema di Saturno.