Si trova a 17.000 anni luce dalla Terra è stato trovato nascosto nei dati raccolti dal telescopio spaziale Kepler, ora in pensione. È il mondo più distante che l'osservatorio abbia mai rilevato, al doppio della distanza del suo record precedente.
Secondo un team di ricercatori, un evento di microlensing osservato nel 2011 è stato causato da un buco nero fluttuante che vagava nello spazio interstellare, il primo nel suo genere osservato finora.
Gaia16aye è un eccezionale evento di "microlensing" gravitazionale da stella doppia, rilevato da Gaia nel 2016.
Grazie ai dati della missione Kepler della NASA, gli astronomi potrebbero aver scoperto una una nuova popolazione di pianeti fluttuanti, con una massa simile a quella della Terra ma freddi e senza una stella madre.
In un recente articolo, due ricercatori propongono che l'ipotetico pianeta X possa essere un piccolo buco nero primordiale catturato dal sistema solare. E suggeriscono come rivelarlo.
Un nuovo studio pubblicato il 2 febbraio sulla rivista The Astrophysical Journal Letters dimostra che potrebbero esistere più di un trilione di esopianeti extragalattici.
GAIA ha osservato due eventi eccezionali in cui la luce di una stella viene deviata e amplificata dal passaggio di un corpo davanti ad essa.
Quella rappresentata è una simulazione al computer di come apparirebbe un buco nero in una galassia distante che emette un getto di particelle energetiche e la cui immagine viene distorta e moltiplicata dall'effetto di "microlensing gravitazionale" dovuto a stelle di una galassia più vicina (le zone con maggiore distorsione sono quelle in bianco).
Un team di astronomi potrebbe aver individuato la prima esoluna rocciosa in orbita intorno ad un pianeta alieno, un gigante gassoso tipo Giove.
La scoperta però non è stata confermata e probabilmente non lo sarà mai dato che risale ad un incontro casuale ed unico di oggetti della nostra Galassia osservato nel 2011.