Credit: IMKE DE PATER (UC BERKELEY)/KECK OBSERVATORY
Ormai ne abbiamo la conferma, il tempo è imprevedibile su qualsiasi pianeta, non soltanto sulla Terra ma gli astronomi che lavorano a W. M. Keck Observatory, sull'isola di Hawaii, sono rimasti ugualmente sorpresi dalla comparsa di giganteschi sistemi vorticosi sul lontano pianeta Urano.
Quando la sonda della nasa Voyager 2 sorvolò il pianeta nel lontano 1986, avvicinandosi a 81.800 chilometri dalla superficie, vide solo una manciata di nubi scure (qui a sinistra un time-lapse che mostra il movimento delle nuvole in atmosfera nell'arco di 4,7 ore, il 14 gennaio 1986). Ma quando Urano si avvicinò al suo equinozio nel 2007, ossia quando il Sole era alto sopra l'equatore, si svilupparono anche grandi tempeste che, tuttavia, svanirono rapidamente.
Urano ha un periodo orbitale di 84 anni con un'inclinazione assiale di 97,77 gradi sul piano dell'orbita. Di conseguenza, uno dei due poli è diretto verso il Sole per metà dell'orbita, e per la successiva metà dell'orbita cadrà nella zona in ombra, ossia, sui poli si alternano 42 anni di luce e 42 anni di buio.
Dall'equinozio del 2007, noi vediamo solo il polo nord del pianeta.
Negli utili giorni, però, sono comparse altre tempeste brillanti, tra cui una veramente imponente.
Entrambi le immagini in apertura sono state scattate, in una lunghezza d'onda di 1,6 micron, da Imke de Pater (UC Berkeley), Larry Sromovosky e Pat Fry (U. Wisconsin) e Heidi Hammel (AURA) utilizzando la fotocamera NIRC2 con ottiche adattive montata sul telescopio da 10 metri Keck II.
"Questa caratteristica estremamente brillante che abbiamo osservato il 6 AGOSTO 2014 mi ricorda una tempesta simile che abbiamo visto nell'emisfero meridionale di Urano nel corso degli anni che hanno preceduto e durante l'equinozio", ha detto Imke de Pater, professore all'Università di Berkeley.
La macchia luminosa a cui si riferisce de Pater era conosciuto come il "Berg", perché era visibile appena sotto la foschia polare e somigliava un iceberg.
Il Berg oscillava alle latitudini meridionali tra i 32 e i 36 gradi nel 2000, ma forse risaliva all'epoca Voyager (1986). Nel 2004 era diventato molto più luminoso; nel 2005 aveva iniziato a migrare verso l'equatore ed era diventato un sistema tempestoso molto potente. Nel 2009, quando si trovava a pochi gradi dall'equatore, aveva iniziato a dissiparsi.
Credit: NASA
L'attuale tempesta è anche più luminosa del Berg.
La sua morfologia è piuttosto simile e il team sospetta che sia legata ad un vortice con radici più profonde nell'atmosfera.
Dalle immagini nel vicino infrarosso, la squadra ha stabilito che la tempesta deve aver raggiunto la parte alta dell'atmosfera. L'altitudine precisa deve ancora essere calcolata ma il team si aspetta che arriverà fino alla tropopausa.
"Anche dopo anni di osservazione, una nuova immagine di Urano dal Keck Observatory mi fa fermare e dire Wow!", racconta Heidi Hammel, membro del team di osservazione.