(29075) 1950 DA è un asteroide "Near-Earth" delle dimensioni di un chilometro, scoperto il 22 febbraio 1950 e, all'epoca, osservato per soli 18 giorni. Venne poi perso di vista per 50 anni, fino a che, nel gennaio 2001, venne identificato con un altro asteroide scoperto nel dicembre 2000. In seguito, (29075) 1950 DA è stato recuperato e osservato nuovamente, fino a dicembre scorso.
Dopo aver raccolto misurazioni radar ad alta precisione nel marzo 2001, venne rilevato un possibile impatto per il 16 marzo 2880. In un articolo articolo pubblicato su Nature e che suscitò una certa impressione, venne calcolata una probabilità di impatto pari a 1 su 300, corrispondente a un livello di rischio pari a +0,17 sulla scala di Palermo, un livello decisamente elevato..
La probabilità di impatto stimata è stata aggiornata più volte da allora, l'ultima volta nel 2015 quando ha raggiunto un valore di circa 1 su 8000, con una Scala di Palermo di circa -1,4. Dopo 6 anni, in accordo con Sentry e NEODyS di JPL, il NEOCC dell'ESA ha deciso di aggiornare le informazioni sul rischio, tenendo conto anche delle ultime misurazioni disponibili. La probabilità di impatto stimata risultante nel 2880 è ora circa 1 su 50000 e il valore della Scala di Palermo è sceso intorno a -2.
Per quanto riguarda le analisi svolte oltre oceano, 1950 DA risulta in cima alla classifica di rischio Sentry fin dal 2014. L'effetto Yarkovsky gioca un ruolo ruolo importante nella valutazione del rischio di impatto e in passato ha richiesto un significativo intervento manuale per calcolare la probabilità di impatto. Questo effetto, derivante dalla pressione di radiazione emessa asimmetricamente nell'infrarosso da un corpo in rotazione, produce nel caso di 1950 DA una accelerazione trasversale la cui entità è stimata ora in (7,1±1,2)·10-15 ua/giorno2, sufficienti a modificare significativamente l'orbita su una scala di tempo secolare.
Ultimamente, è stato rilasciato il sistema Sentry-II, che consente l'elaborazione automatica dei casi in cui l'effetto Yarkovsky è significativo, incluso 1950 DA. Rispetto alla precedente valutazione, i nuovi risultati si basano su un arco di osservazione esteso di sei anni, con un sistema di analisi osservazioni e calcolo dell'orbita più sofisticato Per il sito americano, la probabilità di impatto è scesa da 1,2e-4 (una su 8000) a 2,9e-05 (una su 30000).
Nell'estate scorsa, un calcolo simile era stato effettuato per Bennu, sfruttando anche la telemetria della sonda Osiris-Rex quando era in orbita attorno all'asteroide. Pochi mesi prima, anche il rischio del celebre Apohis era stato riesaminato risultando fortemente ridimensionato; pertanto, ora solo Bennu e 1950 DA esibiscono un livello superiore a -2 sulla scala di Palermo. Di seguito, vengono messi a confronto i parametri delle "orbite osculanti" dei 3 oggetti secondo NASA/JPL, si notino i valori di incertezza che sono i più piccoli per asteroidi noti (specialmente nel caso di Bennu).