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Scritto: Venerdì, 28 Gennaio 2022 05:09 Ultima modifica: Venerdì, 28 Gennaio 2022 06:10

Un misterioso oggetto cosmico ha lampeggiato a 4000 anni luce dalla Terra


 La sorgente GLEAM-X J162759.5-523504 è stata scoperta nel 2018 ma è scomparsa nell'arco di pochi mesi. Si trattava evidentemente di un transiente frutto di una fisica estrema.

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Un impressione artistica del misterioso oggetto.
Un impressione artistica del misterioso oggetto.
Crediti: ICRAR

Quando gli astronomi hanno iniziato ad indagare sulla fonte si aspettavano di trovare una stella esplosa o una grande collisione cosmica ma, i primi dati, mostravano una periodicità a singola frequenza. Uno di quei segnali che fanno sobbalzare sulla sedia nella ricerca SETI!

"Questa fonte era incredibilmente luminosa. Stava eclissando tutto il resto nell'osservazione", ha dichiarato l'astrofisica Dr. Natasha Hurley-Walker, della Curtin University dell'International Center for Radio Astronomy Research, che ha guidato lo studio.

"Le sorgenti radio più luminose sono buchi neri supermassicci che proiettano enormi getti di materia nello spazio quasi alla velocità della luce. Cosa avevamo scoperto che potesse essere più luminoso di così?"
"Si stava ripetendo troppo lentamente per essere una pulsar ed era troppo luminosa per essere un flare stellare..."

Tuttavia, continuando a cercare, il team ha rilevato la sorgente su un'ampia gamma di frequenze, confermando che doveva trattarsi di un fenomeno naturale. Niente ET, isomma.

Ma GLEAM-X J162759.5-523504, scoperta utilizzando il telescopio Murchison Widefield Array (MWA) nell'entroterra dell'Australia occidentale è comunque insolita: rilascia una gigantesca esplosione di energia tre volte all'ora ed è diversa da qualsiasi cosa gli astronomi abbiano mai visto prima.

La sorgente più luminosa

Il team che l'ha scoperto pensa che potrebbe essere una stella di neutroni o una nana bianca, nuclei di stelle collassati, con un campo magnetico ultra potente. Ruotando nello spazio, lo strano oggetto emette un raggio di radiazioni che attraversa la linea di vista della Terra e, per un minuto ogni 20, diventa una delle sorgenti radio più luminose del cielo.

"Questo oggetto appariva e scompariva nel giro di poche ore durante le nostre osservazioni", ha detto Hurley-Walker. "È stato del tutto inaspettato e un po' inquietante perché non c'è nulla di noto nel cielo che lo faccia. Ed è davvero abbastanza vicino a noi, a circa 4.000 anni luce di distanza. È nel nostro cortile galattico".

Questi oggetti transitori, o transienti, non sono nuovi agli astronomi.
Transitori lenti come le supernove potrebbero apparire nel corso di pochi giorni e scomparire dopo alcuni mesi. I transitori veloci, come un tipo di stella di neutroni chiamata pulsar, lampeggiano in pochi millisecondi o secondi. Ma l'astrofisica e coautrice di ICRAR-Curtin, la dott.ssa Gemma Anderson, ha detto che "trovare qualcosa che si è acceso per un minuto è stato davvero strano".

L'oggetto misterioso era più luminoso del Sole, dicono i ricercatori ed emetteva onde radio altamente polarizzate, suggerendo che avesse un campo magnetico estremamente forte. Il team ha anche stimato che la sorgente dovrebbe essere molto più piccolo della nostra stella,

Peccato che il segnale è stato catturato solo in 70 rilevamenti in tre mesi nel 2018 e poi è scomparso.

Di cosa si tratta

Secondo Hurley-Walker potrebbe essere un magnetar a periodo ultra lungo.
"È un tipo di stella di neutroni che ruota lentamente che è stato previsto teoricamente", ha detto. "Ma nessuno si aspettava di rilevarne direttamente uno come questo perché non ci aspettavamo che fossero così luminosi. In qualche modo sta convertendo l'energia magnetica in onde radio in modo molto più efficace di qualsiasi altra cosa che abbiamo visto prima".

"Questa è la prima volta che vediamo una sorgente radio che si ripete ogni 20 minuti. Ma forse il motivo per cui non ne abbiamo mai visto uno prima è che non stavamo guardando", ha aggiunto.

La speranza è che GLEAM-X J162759.5-523504 si riaccenda. "Se lo farà, ci sono telescopi nell'emisfero australe e anche in orbita che possono puntare direttamente verso di esso", ha detto Hurley-Walker.

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Letto: 1313 volta/e Ultima modifica Venerdì, 28 Gennaio 2022 06:10

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Elisabetta Bonora

Nella vita lavorativa mi occupo di web, marketing e comunicazione, digital marketing. Nel tempo libero sono un'incontenibile space enthusiast e mamma di Sofia Vega.
Mi occupo di divulgazione scientifica, attraverso questo web, collaborazioni con riviste del settore e l'image processing delle foto provenienti dalle missioni robotiche. Appassionata di astronomia, spazio, fisica e tecnologia, affascinata fin da bambina dal passato e dal futuro. Nel 2019 è uscito il mio primo libro "Con la Cassini-Huygens nel sistema di Saturno" (segui su LinkedIn le mie attività professionali).
Amo le missioni robotiche inviate nel nostro Sistema Solare "per esplorare nuovi mondi, alla ricerca di nuove forme di vita, per arrivare là dove nessuno è mai giunto prima!" ...Ovviamente, è chiaro, sono una fan di Star Trek!

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