Nota bene: le parti evidenziate in rosso sono state aggiornate/aggiunte alle ore 4 del 15/11, quelle in viola la mattina del 16 Novembre:

 L'oggetto, che fino a poche ore fa aveva una denominazione provvisoria A10sHcN, adesso ha il nome ufficiale di 2020 VT4. E' stato osservato in fase di allontanamento ed ha una magnitudine assoluta H=28,8, dalla quale si deduce un diametro compreso tra 4,8 e 11 metri. Adesso appare nella pagina ufficiale degli incontri ravvicinati cneos secondo il quale alle 18:21 italiane di Venerdì è sfrecciato a 13,42 km/s sopra l'Oceano Pacifico sud-orientale, a una distanza geocentrica di soli 6751 (±22) km. Secondo i calcoli riportati su MPEC, invece, la distanza minima dal centro della Terra è stata 6757,4 (±4,6) km. Si tratta in ogni caso di una distanza irrisoria dalla superficie terrestre, inferiore alla quota attuale della Stazione Spaziale Internazionale! E naturalmente è un record assoluto, a patto di escludere altri 4 oggetti (2008 TC32014 AA, 2018 LA e 2019 MO) avvistati negli anni passati poche ore prima che entrassero nell'atmosfera terrestre distruggendosi. 2020 VT4 era comunque decisamente più grande di quei bolidi, anche se il suo destino sarebbe probabilmente stato lo stesso, se fosse passato poche centinaia di km più in basso. Ricordiamo infatti che il bolide di Chelyabinsk (17 metri di diametro e una massa presumibilmente maggiore di almeno un ordine di grandezza) si disintegrò comunque nella stratosfera, anche se l'onda d'urto fece danni a terra e causò oltre 1000 feriti.

 La sua orbita, ovviamente, è cambiata radicalmente dopo l'incontro, passando da quella di tipo Apollo (con semiasse maggiore al di sopra dell'unità astronomica) a quella di tipo Aten (inferiore all'unità astronomica); questo lo si vede bene negli elementi orbitali prima e dopo il perigeo, riportati di seguito e tratti sempre da MPEC. In effetti, prima dell'incontro di Venerdì, l'asteroide si avvicinava anche a Marte, con il quale ha avuto degli incontri non troppo ravvicinati nel 2012 e nel gennaio di quest'anno; invece, da ora in poi, incontrerà da vicino il pianeta Venere (sono previsti incontri ravvicinati a partire dal 2045). Per quanto riguarda altri passaggi ravvicinati nei pressi del nostro pianeta, entro il prossimo secolo ne è previsto solo uno nel 2052 mentre, guardando al passato, nel 2017 transitò ad almeno 3 milioni di km dalla Terra e nel 1934 giunse a una distanza nominale di soli 630000 km (ma potrebbe essere passato anche più vicino della Luna).

vicinissimo elements

Credits: MPEC/MPC/IAU

 Le traiettoria e l'orbita si basano su 22 osservazioni fatte il 14 novembre, su un arco temporale di quasi 14 ore, quando l'oggetto si stava già allontanando dalla Terra. La scoperta è avvenuta quasi 15 ore dopo il massimo avvicinamento, grazie alle osservazioni del ZTE di Monte Palomar. Questo è strano, dal momento che, anche se ha sorvolato il lato diurno del nostro pianeta, un'ora dopo il massimo avvicinamento si era spostato sul lato notturno ed era ancora molto luminoso (intorno a una magnitudine 12,5), veloce e prospetticamente lontano dal sole (oltre 120°), facilmente osservabile da un osservatore nell'emisfero meridionale (ad esempio in Australia); invece si è dovuto attendere che la Terra ruotasse e che gli osservatori americani fossero in grado di avvistarlo come una stellina di magnitudine apparente vicina a 18. A dire il vero, la cosa migliore sarebbe stata vederlo in anticipo, circa 15 ore prima del massimo avvicinamento, quando era comunque osservabile dai telescopi per Survey nel continente nord-americano ancora in ombra, come una stellina di magnitudine 19,5 ed elongazione di 87° dal Sole.

A questo link c'è una utile animazione realizzata da Tony Dunn con il simulatore OrbitSimulator, da cui sono tratte le immagini in apertura. Invece Claudio Vantaggiato, un nostro appassionato lettore, ha realizzato un interessante filmato con la simulazione "in soggettiva" del passaggio ravvicinato di 2020 VT4, realizzato tramite Celestia. Pubblichiamo volentieri il link al video:

https://youtu.be/cUE-5V5x0lA

Nel frattempo, solo domenica la stampa internazionale si è accorta dell'evento che noi abbiamo riportato in anteprima assoluta e che ora appare anche su Wikipedia.