Betelgeuse è una supergigante rossa ed è la seconda stella più brillante della costellazione di Orione, dopo Rigel. Tuttavia, a causa della sua forma non forma, pulsante e sfocata, è sempre stata piuttosto difficile da mappare con precisione.
Sulla base di una distanza presunta di circa 180 anni luce, si pensava inizialmente che la stella avesse un diametro equivalente a circa due volte e mezzo la distanza Terra - Sole (o circa 538 volte il raggio del Sole). Ma da allora, i calcoli furono rivisti molte volte. La posizione fu rivalutata a 724 anni luce da noi ed il diametro pari a 2.600 volte il raggio del Sole. Tali numeri indicavano che Betelgeuse fosse prossima allo stadio di supernova. L'oscuramento inaspettato della sua luminosità, in un paio di occasioni, negli ultimi anni ha persino avvalorato la tesi che la stella fosse agli ultimi aneliti prima di esplodere. Tuttavia, ora si ritiene che, almeno uno di questi eventi fosse dovuto al passaggio di nuvole di polvere prodotte da una violenta eruzione, lungo la nostra visuale di osservazione.
Il secondo, però, più piccolo, "era probabilmente dovuto alle pulsazioni", ha detto Joyce. Le pulsazioni come quelle osservate su Betelgeuse sono tipicamente il risultato di onde di pressione che attraversano le viscere ardenti di una stella.
Il team ha quindi utilizzato la modellazione idrodinamica e sismica per saperne di più sulla fisica che guida questi battiti e per avere un'idea più chiara in quale fase della vita si trovasse Betelgeuse. Dalle simulazioni è emerso che "al momento sta bruciando elio nel suo nucleo, il che significa che non sta per esplodere".
"Potrebbero passare ancora circa 100.000 anni prima che diventi supernova".
La ricerca ha anche permesso di dedurre il raggio della supergigante rossa, riducendo le stime.
"L'effettiva dimensione fisica di Betelgeuse è stata un po' un mistero: studi precedenti suggerivano che potesse essere più grande dell'orbita di Giove", ha affermato l'astronomo László Molnár dell'Osservatorio Konkoly in Ungheria, co-autore del documento. "I nostri risultati dicono che Betelgeuse si estende solo per due terzi di quella distanza, con un raggio pari a 750 volte quello del Sole".
Sulla base di questi nuovi calcoli, Betelgeuse deve trovarsi al massimo a 700 anni luce di distanza.
"I nostri risultati mostrano che si trova a soli 530 anni luce da noi, il 25% più vicino di quanto si pensasse", ha sottolineato Molnár. Questa è una bella notizia per gli astronomi del futuro i quali potranno assiste ad uno spettacolo ancora più emozionante.