Scritto: Giovedì, 06 Dicembre 2012 06:02 Ultima modifica: Sabato, 02 Gennaio 2016 10:21

Dalle sonde gemelle della NASA GRAIL, una nuova dettagliata mappa della gravità lunare


Le due sonde gemelle Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL) in orbita intorno alla nostra Luna, hanno generato una mappa della gravità lunare ad alta risoluzione.

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 Source: http://youtu.be/hFoF9fSxYNI

Le due sonde gemelle Gravity Recovery and Interior Laboratory (GRAIL) in orbita intorno alla nostra Luna, hanno generato una mappa della gravità lunare ad alta risoluzione.

I nuovi dati stanno permettendo agli scienziati di conoscere la struttura interna della Luna e la sua composizione con un dettaglio senza precedenti, fornendo indicazioni anche sulla sua formazione e su quella della Terra.

La mappa del campo gravitazionale rileva una grande varietà di caratteristiche, come ad esempio la struttura tettonica e vulcanica, la forma a scodella di alcuni crateri e simili.

I dati mostrano che il campo gravitazionale della Luna è diverso da quello di qualsiasi altro pianeta roccioso del Sistema Solare.

Questi primi risultati sono stati pubblicati sulla rivista Science.

GRAIL mappa della densità della Luna

GRAIL mappa della densità della Luna
Credit: NASA/JPL-Caltech/ IPGP

GRAIL mappa dei campi gravitazionali della Luna

GRAIL mappa dei campi gravitazionali della Luna
Credit: NASA/ARC/MIT

“Questa mappa ci dice che, più di ogni altro corpo celeste, la Luna indossa perfettamente il suo campo di gravità”, ha spiegato Maria Zuber del Massachusetts Institute of Technology a Cambridge. “Quando vediamo notevoli cambiamenti nel suo campo gravitazionale allora li possiamo sincronizzare con le caratteristiche topografiche superficiali come i crateri.”

Secondo Zuber, il campo gravitazionale del nostro satellite conserva il record di impatti che ha caratterizzato tutti i pianeti e rileva le prove di una frattura interna profonda nella crosta, forse fino al mantello. Queste caratteristiche sulla Luna si sono conservate nel corso del tempo e possono essere misurate con precisione.

Le sonde hanno rilevato una densità di massa della crosta sostanzialmente inferiore a quella generalmente accettata. Questa bassa densità si accorda con i dati ottenuti durante le ultime missioni Apollo negli anni ‘70 e indica che i campioni locali prelevati dagli astronauti sono in realtà indicativi dei processi globali che hanno formato il nostro satellite.

“Con i nuovi dati sulla densità di massa, ora sappiamo che lo spessore medio della crosta lunare è compreso tra 34 e 43 chilometri ed è tra i 10 e i 20 chilometri più sottile di quanto si pensasse.”, ha dichiarato Mark Wieczorek, co-ricercatore della missione GRAIL presso il Institut de Physique du Globe a Parigi.

“Con questo spessore della crosta, la composizione di massa della Luna è simile a quella della Terra. Ciò supporta i modelli che prevedono che la Luna si è formata con materiali terrestri espulsi a seguito di un evento d’impatto gigantesco nel Sistema Solare.”

La mappa è stata creata dalle sonde GRAIL che orbitano in formazione intorno alla Luna, trasmettendo segnali radio: variazioni anche minime, consentono di rilevare con estrema precisione piccole masse nascoste sotto la superficie.

“Questi dati hanno mostrato una quantità di lunghe e lineari anomalie gravitazionali, di centinaia di chilometri, che si incrociano sulla superficie lunare. Queste anomalie gravitazionali lineari indicano la presenza di condotti, o lunghi e sottili corpi di magma nel sottosuolo. Questi condotti sono tra le più antiche caratteristiche lunari e il loro studio ci racconterà la storia più antica”.

Lanciate a settembre 2011, le sonde gemelle GRAIL si sono inserite nell’orbita lunare rispettivamente, il 31 dicembre 2011, Grail-A, e il 1 gennaio 2012, Grail-B.

Mentre questi primi risultati della missione scientifica primaria vengono rilasciati in questi giorni, le due sonde gemelle continuano la missione estesa che, iniziata il 30 agosto, si concluderà il 17 dicembre. Con la fine della missione le due sonde voleranno a quote sempre più basse sulla superficie lunare.

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