"Questo annuncio raddoppia abbondantemente il numero di pianeti confermati da Kepler", ha detto Ellen Stofan, scienziato capo della NASA a Washington. "Questo ci da la speranza che da qualche parte là fuori, attorno ad una stella simile alla nostra, potremo finalmente scoprire un'altra Terra".
L'analisi è stata effettuata nel catalogo di 4.302 pianeti candidati a partire da luglio 2015.
Per 1.284 candidati la possibilità di essere un pianeta è superiore al 99 per cento.
Tra questi, 550 sarebbero rocciosi di cui
9 posizionati all'interno della zona abitabile della loro stella, ossia alla giusta distanza perché possa esistere l'acqua allo stato liquido sulla loro superficie.
Altri 1.327 potrebbero non essere pianeti reali e richiedono quindi ulteriori studi.
I restanti 707 segnali potrebbero, invece, essere riconducibili a qualche fenomeno astrofisico.
"Prima di lanciare il telescopio Kepler, non sapevamo se gli esopianeti fossero rari o comuni nella galassia ma ora, grazie a Kepler ed ai ricercatori, sappiamo che ci potrebbero essere più pianeti che stelle", ha dichiarato Paul Hertz, direttore della Divisione Astrofisica al quartiere generale della NASA.
Kepler rileva i pianeti extrasolari con il metodo del transito, ossia osserva la diminuzione di segnale nella luminosità della stella quando l'ipotetico pianeta ci passa davanti, proprio come ha fatto Mercurio transitando davanti al Sole il 9 maggio.
Dalla scoperta dei primi pianeti extrasolari più di due decenni fa, i ricercatori hanno messo a punto metodi laboriosi per la verifica. Questo annuncio, ad esempio, non si basa su uno studio diretto con osservazioni di follow-up ma è su base statistica, un metodo che può essere applicato su molti candidati simultaneamente. In pratica, complesse simulazioni al computer determinano la probabilità che un particolare tuffo di luminosità nella stella sia stato causato da un pianeta, piuttosto che da una nana bruna o altri fenomeni.
Dopo aver monitorato per quattro anni 150.000 stelle nella stessa porzione di cielo, nella costellazione del Cigno, dal 2014 Kepler sta affrontando la missione K2 (Kepler-2) con osservazioni sul piano dell'eclittica.
Nel 2018, il Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) utilizzerà sempre il metodo del transito per monitorare 200.000 luminose stelle vicine alla ricerca di pianeti grandi come la Terra o super-Terre.
FALSE POSITIVE PROBABILITIES FOR ALL KEPLER OBJECTS OF INTEREST: 1284 NEWLY VALIDATED PLANETS AND 428 LIKELY FALSE POSITIVES [abstract]
We present astrophysical false positive probability calculations for every Kepler Object of Interest (KOI)—the first large-scale demonstration of a fully automated transiting planet validation procedure. Out of 7056 KOIs, we determine that 1935 have probabilities <1% of being astrophysical false positives, and thus may be considered validated planets. Of these, 1284 have not yet been validated or confirmed by other methods. In addition, we identify 428 KOIs that are likely to be false positives, but have not yet been identified as such, though some of these may be a result of unidentified transit timing variations. A side product of these calculations is full stellar property posterior samplings for every host star, modeled as single, binary, and triple systems. These calculations use vespa, a publicly available Python package that is able to be easily applied to any transiting exoplanet candidate.