"L'ossigeno atomico nell'atmosfera marziana è notoriamente difficile da misurare", ha dichiarato nel report Pamela Marcum, scienziato del progetto SOFIA. "Per le osservazioni nel lontano infrarosso, necessarie per rilevare l'ossigeno atomico, è necessario trovarsi al di sopra della maggior parte dell'atmosfera terrestre ed utilizzare strumenti altamente sensibili, in questo caso uno spettrometro. SOFIA ha tutte e due le capacità".
SOFIA è un telescopio ad infrarossi che vola a bordo di un Boeing 747SP modificato fino a 13 mila metri di altitudine, al di sopra delle nuvole e del 99 per cento del vapore acqueo dell’atmosfera terrestre che bloccherebbe gran parte della sua vista in IR.
I sensori avanzati dell'osservatorio, dello strumento German Receiver for Astronomy at Terahertz Frequencies (GREAT), hanno permesso agli scienziati di distinguere l'ossigeno nell'atmosfera marziana dall'ossigeno nell'atmosfera terrestre.
Le ultime misurazioni dell'ossigeno atomico su Marte risalgono alle missioni Viking e Mariner.
I nuovi dati mostrano solo la metà della quantità prevista ma ciò probabilmente è frutto di una naturale variazione che potrà essere tenuta sotto controllo con SOFIA ed osservazioni di follow-up.
I risultati sono stati pubblicati nel 2015 sulla rivista Astronomy and Astrophysics.