Lo scorso 10 dicembre, la Cina ha lanciato con successo una costellazione di due mini-satelliti astronomici che serviranno a studiare alcuni degli eventi più energetici dell'universo, quelli all'origine di onde gravitazionali, fast radio-burst e lampi gamma.
Questa è la curiosa ed inattesa forma che dovrebbe avere l'eliosfera solare, secondo un recente modello numerico basato sui dati raccolti da varie sonde spaziali.
Strane particelle osservate da un esperimento in Antartide potrebbero essere la prova di una realtà alternativa.
La notizia è diventata virale qualche giorno fa ma come stanno realmente le cose?
Questi dati sui raggi cosmici confermano il regolare funzionamento della sonda veterana, dopo l'anomalia che ha fatto temere il peggio a fine gennaio.
Satellite con nome italiano e ricercatori italiani (INFN di Bari) per queste immagini del nostro satellite naturale nella banda dei raggi gamma, dove risulta addirittura più luminoso del Sole!
Questo è l'ultimo grafico aggiornato dei conteggi di raggi cosmici registrati dalla sonda appena entrata nel mezzo interstellare.
Il ridotto livello di raggi cosmici a bassa energia (di origine solare) nella settimana appena trascorsa mostra chiaramente che la sonda è ormai uscita dall'eliopausa.
Dopo il rigurgito della settimana scorsa, il flusso di raggi cosmici a bassa energia è tornato poco sotto i 5 conteggi/s, un livello che è solo il doppio di quello registrato da Voyager-1 nello spazio interstellare...
https://voyager.jpl.nasa.gov/
https://voyager.gsfc.nasa.gov/_recent/v2pgh.html
https://voyager.gsfc.nasa.gov/_recent/v2la1.html
Anche se il flusso di raggi cosmici a bassa energia è leggermente risalito (curva blu), il livello è comunque molto più basso di quello di inizio mese e questo indica che la sonda è probabilmente molto prossima allo spazio interstellare...
https://voyager.jpl.nasa.gov/
https://voyager.gsfc.nasa.gov/_recent/v2pgh.html
https://voyager.gsfc.nasa.gov/_recent/v2la1.html
Anche se non ci sono ancora conferme ufficiali, gli ultimi dati sui raggi cosmici mostrano in maniera inequivocabile che la sonda è entrata in una nuova regione che somiglia molto a quella attraverso cui viaggia la gemella da 6 anni.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.