La Blue Origin ha stabilito un nuovo record nel suo ultimo volo di turismo spaziale. Questa missione, chiamata NS-26, ha inviato sei persone nello spazio suborbitale e ritorno la mattina di giovedì 29 agosto 2024 dallo spazioporto del West Texas di Blue Origin, raggiungendo un'altitudine massima di 104 chilometri sopra il livello del suolo. Il decollo è avvenuto alle 13:07 UTC con il razzo NS4, al suo undicesimo volo, mentre la capsula era la 'RSS First Step' al suo nono volo. Dopo la separazione della capsula l'apogeo di 104 km è stato raggiunto ad appena 4 minuti dal decollo Il razzo è poi rientrato atterrando sulla piazzola vicina alla rampa di lancio a T+7 minuti e 23 secondi. La capsula invece ha toccato dolcemente il suolo appesa ai paracadute circa 10 minuti dopo la partenza.

Parte di questo equipaggio vi era Karsen Kitchen, una studentessa di 21 anni dell'Università della Carolina del Nord a Chapel Hill (UNC). Secondo Blue Origin, Kitchen è la donna più giovane ad aver mai attraversato la linea di Kármán, il confine di 100 km che viene considerato universalmente l'inizio dello spazio.

Kitchen ha alcune connessioni e aspirazioni spaziali: sta facendo uno stage presso Blue Origin, secondo ChapelBoro.com. E suo padre, Jim, professore di economia alla UNC, ha volato nella missione NS-20 dell'azienda a marzo 2022.

Blue Origin ha già anche lanciato l'uomo più giovane, e la persona più giovane in assoluto, oltre la linea Kármán: lo studente olandese diciottenne Oliver Daemen. L'azienda di Jeff Bezos ha raggiunto questo traguardo con NS-16 nel suo primo volo con equipaggio, avvenuto il 20 luglio 2021. Quella missione aveva anche portato Bezos stesso, suo fratello Mark e l'82enne pioniera dell'aviazione Wally Funk all'ultima frontiera.

Come suggerisce il nome, NS-26 è stato il 26esimo volo complessivo di New Shepard, il veicolo suborbitale riutilizzabile di Blue Origin. Otto di queste missioni sono state con equipaggio; le altre sono state voli di ricerca con esperimenti ma senza nessuno a bordo.

La linea di Kármán, tra l'altro, non è l'unico indicatore di demarcazione spaziale riconosciuto; sia la NASA che l'esercito statunitense assegnano ali da astronauta a chiunque raggiunga almeno 50 miglia (80 km) sopra la superficie terrestre.

E, secondo questa metrica, Kitchen non è la donna più giovane ad aver raggiunto lo spazio. La diciottenne Anastatia Mayers e i suoi compagni di equipaggio hanno raggiunto un'altitudine massima di 55 miglia (88,5 km) su un volo con Virgin Galactic nell'agosto 2023.

Virgin Galactic, il principale concorrente di Blue Origin nel settore del turismo suborbitale, attualmente fa pagare 600.000 dollari a biglietto, sebbene la compagnia non abbia ancora riavviato le vendite poiché sta lavorando per far funzionare la sua nuova "classe Delta" di aerei spaziali. Blue Origin non ha invece mai rivelato i prezzi dei propri biglietti.

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Nella foto il decollo del razzo New Shepard per la missione NS-26. Credito: Blue Origin.

Oltre alla Kitchen a bordo di NS-26 vi erano Nicolina Elrick, Rob Ferl, Eugene Grin, il Dr. Eiman Jahangir ed Ephraim Rabin. Includendo l'equipaggio di oggi, New Shepard ha portato nello spazio 43 persone.

Rob Ferl è stato il primo ricercatore finanziato dalla NASA a condurre un esperimento come parte di un equipaggio spaziale suborbitale commerciale. L'esperimento è progettato per aiutare gli scienziati a comprendere come i geni delle piante reagiscono alla transizione da e verso la microgravità. Ferl ha attivato un dispositivo chiamato Kennedy Space Center Fixation Tube, o KFT, per "fissare" o scattare un'istantanea dell'attività genica di una pianta di Arabidopsis thaliana all'interno del tubo in modo che i ricercatori possano in seguito studiarla in laboratorio. A terra, la co-investigatrice Anna-Lisa Paul ha seguito le azioni di Ferl ed ha attivato identici KFT di controllo nelle stesse quattro volte durante il volo.

Nicolina Elrick è una filantropa e imprenditrice la cui carriera spazia dalla moda di alta moda allo sviluppo immobiliare e alla fondazione di numerose società IT negli anni '90. Laureata alla CoachU e sostenitrice accanita dell'istruzione STEM, ha dedicato la sua vita a fare da mentore ad aspiranti imprenditori. Nicolina, che vive a Singapore, è una pilota di elicottero certificata e un'esploratrice vivace, con una passione per le auto, il buon vino e, ogni tanto, un sigaro.

Eugene Grin è nato in Ucraina ed è emigrato negli Stati Uniti nel 1979, dove ha iniziato la sua carriera nel settore immobiliare e finanziario. Le sue passioni includono meditazione, viaggi e sport d'avventura. Vive nella parte settentrionale dello stato di New York e ha quattro figli.

Il Dott. Eiman Jahangir è cardiologo e professore associato di medicina e radiologia presso il Vanderbilt University Medical Center, dove cura pazienti con malattie cardiache e istruisce futuri medici. Al di fuori della medicina, ha una passione per l'esplorazione, incluso il sogno di una vita di andare nello spazio. Negli ultimi due decenni, Eiman ha partecipato a missioni di astronauti analogici e si è formato in vari aspetti dei voli spaziali umani. Questa missione non solo realizza il suo sogno, ma rappresenta anche la sua visione di rendere lo spazio accessibile a tutti. Il posto di Eiman è sponsorizzato da MoonDAO, un'organizzazione la cui missione è accelerare un futuro multiplanetario.

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Nella foto Nicolina Elrick all'uscita dalla capsula dopo l'atterraggio al termine del volo NS-26. Credito: Blue Origin.

Infine Ephraim Rabin è un uomo d'affari, filantropo e imprenditore americano-israeliano. È il fondatore e CEO di Parchem Fine & Specialty Chemicals, un'azienda tecnologica che sta rivoluzionando le catene di fornitura per materie prime e ingredienti specializzati a livello globale. Ephraim è un fiduciario e mentore presso una varietà di organizzazioni e think tank, oltre a essere un pilota di auto da corsa, uno chef e un appassionato sciatore e avventuriero. Ephraim e la sua famiglia dividono il loro tempo tra New York, Israele e i Caraibi.

Insomma, come si può notare dai curriculum dei protagonisti di questo volo suborbitale, al momento, lo spazio 'per tutti' non è proprio 'per tutti'. Però, in fondo, anche i primi voli aerei passeggeri negli anni '10 e '20 del secolo scorso erano appannaggio soltanto di persone facoltose mentre solo dopo altri 50 anni volare è diventato a portata di tutti. Io credo che anche nel volo spaziali seguiremo questo percorso, anche se sarà forse più lungo per le difficoltà enormemente superiori del volo spaziale rispetto a quello aereo.