L'ESA ha annunciato il 22 maggio di aver assegnato contratti per il LEO Cargo Return Service del valore di circa 25 milioni di Euro ciascuno a Thales Alenia Space e The Exploration Company. Le due società porteranno avanti i loro concetti per veicoli progettati per il trasporto di merci da e verso la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e le stazioni spaziali commerciali in fase di preparazione.

Oggi l’ESA ha ulteriormente dimostrato la sua leadership nello spazio per l’Europa e i cittadini europei. La firma dei contratti per il servizio di ritorno del carico in orbita bassa terrestre mostra come l’ESA si sia modernizzata per soddisfare le esigenze della prossima era dell’economia spaziale,” ha affermato in una nota Josef Aschabcher, direttore generale dell’ESA.

L'ESA ha annunciato i piani per il programma di veicoli cargo al vertice spaziale europeo di Siviglia, in Spagna, lo scorso novembre. Il programma, modellato sullo sforzo COTS (Commercial Orbital Transportation Services) della NASA di circa 15 anni fa, fornirà supporto per veicoli sviluppati commercialmente che potrebbero offrire servizi di trasporto merci e potrebbero successivamente essere evoluti in veicoli spaziali per l'equipaggio.

I contratti con Thales Alenia Space e The Exploration Company coprono il lavoro di progettazione iniziale dei loro veicoli. L’ESA cercherà finanziamenti per le fasi successive nella prossima riunione ministeriale prevista per la fine del 2025, con l’obiettivo di avere almeno un veicolo pronto per entrare in servizio entro il 2028.

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Nella foto Massimo Comparini al microfono, vice amministratore delegato di Thales, alla presenza anche della nostra astronauta italiana Samantha Cristoforetti e, alla sua destra, del Direttore Generale ESA Josef Aschabcher. Credito: Thales Alenia Space

Thales Alenia Space, una delle più grandi compagnie spaziali europee, offre una capsula che si dice sarà compatibile con la ISS e le stazioni spaziali commerciali, nonché con il Gateway lunare. Gli stabilimenti Thales in Italia e Francia saranno coinvolti nel progetto insieme ad Altec, una joint venture tra Thales Alenia Space Italia e l'Agenzia Spaziale Italiana ASI, per l'infrastruttura di supporto e recupero a terra.

Facendo leva sulla propria esperienza nel campo delle infrastrutture e dei veicoli per l'esplorazione spaziale, l'azienda, in piena linea con la visione dell'Agenzia Spaziale Europea, desidera investire nello sviluppo di soluzioni tecnologiche per dare all'Europa un accesso sostenibile nell'orbita bassa terrestre,” ha affermato in un comunicato Massimo Comparini, il vice amministratore delegato e vicepresidente esecutivo senior di Thales Alenia Space.

Poco si conosce del veicolo spaziale di Thales, tranne che sarà della solita forma tronco conica simile alla capsula Apollo con diametro di 4,5 metri.

The Exploration Company è invece una startup che lavora su veicoli spaziali progettati per trasportare merci ed equipaggi da e verso l'orbita terrestre e nello spazio cislunare. La sua prima missione dimostrativa con un piccolo modello in scala, 'Bikini Demo' è prevista per il lancio inaugurale dell'Ariane 6, ora fissato per la prima metà di luglio. Una seconda missione dimostrativa, Mission Possible, con un modello in scala maggiorato di 2,5 metri di diametro, dovrebbe volare nel 2025.

Il veicolo proposto per il contratto ESA, il Nyx Earth, avrà 4,5 metri di diametro e sarà in grado di trasportare fino a 4 tonnellate per l'orbita bassa terrestre e riportare sulla Terra fino a 3 tonnellate di materiali. La società ha raccolto 44 milioni di dollari in un round di serie A all’inizio del 2023, uno dei più grandi round di raccolta fondi in fase iniziale per una startup spaziale europea.

"Vogliamo volare verso la stazione spaziale nel '27, quindi abbiamo già iniziato a lavorare sul veicolo spaziale finale," ha detto Hélène Huby, amministratore delegato di The Exploration Company, in un'intervista durante il 39esimo Simposio spaziale tenuto il mese scorso. Quel veicolo, ha detto, sarà pronto quest’estate per una revisione preliminare del progetto.

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Nell'illustrazione artistica la capsula Nyx di The Exploration Company in orbita ed in fase di rientro. Credito: The Exploration Company/

Mentre faceva un'offerta per il programma dell'ESA, Huby ha detto che stava già lavorando per ottenere contratti con aziende americane che lavorano su stazioni spaziali commerciali. La società ha annunciato all’inizio di questo mese di aver aperto un ufficio negli Stati Uniti guidato da Mark Kirasich, un ex funzionario della NASA i cui ruoli presso l’agenzia includevano quello di direttore del programma Orion.

Se tutto andrà bene,” disse poi, “avremo un cliente americano e uno europeo”.

L'ESA non ha rivelato immediatamente quante aziende hanno presentato proposte, o perché l'agenzia ne ha selezionate due quando in precedenza aveva affermato che avrebbe potuto selezionarne fino a tre. I funzionari dell'ESA in precedenza avevano affermato di aver notato un forte interesse per il programma basato sulla partecipazione alle riunioni sugli appalti.

Tra le aziende che avevano espresso interesse per il concorso c'erano ArianeGroup, che ha proposto un veicolo riutilizzabile chiamato SUSIE, e Rocket Factory Augsburg, che all'inizio di quest'anno aveva annunciato un veicolo cargo chiamato Argo proposto in collaborazione con Space Cargo Unlimited e ATMOS Space Cargo.

 

Dopo aver concluso il programma cargo ATV, secondo me prematuramente nel 2015, l'Europa era rimasta senza nessun proprio veicolo che potesse accedere alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Le nuove capsule avranno inoltre la capacità di ritorno di materiali, come Dragon Cargo di SpaceX, cosa di cui purtroppo non era in grado ATV e, soprattutto, la possibilità di evolvere in veicoli per trasporto equipaggi. Personalmente mi aveva convinto di più il veicolo SUSIE di ArianeGroup perché avrebbe avuto la capacità di rientro propulso e pensato già per l'uso abitato. Molto probabilmente però qui ha giocato una scelta di carattere economico che ha favorito la decisione di capsule più 'classiche'. I tempi del progetto paiono molto brevi e così speriamo di poter vedere in servizio la prima capsula tutta europea nel giro di pochi d'anni.