La Luna sembra maledetta. Dopo la sorte avversa del lander lunare Peregrine di Astrobotic che ha dovuto eseguire un rientro controllato nell'atmosfera terrestre e quella del lander lunare giapponese Smart Lander for Investigating Moon (SLIM) che non è riuscito a mantenere l'assetto durante l'allunaggio rimanendo semi-capovolto, anche Nova-C IM-1 (Odysseus) ha finito per "coricarsi" sulla superficie lunare.
La navicella è in buone condizioni, ha molta potenza e comunica con la Terra, fa sapere il suo team ma di sicuro la notizia ha smorzato gli entusiasmi iniziali e il primo atterraggio morbido sulla Luna eseguito da una compagnia privata è riuscito solo a metà.
La missione fa parte del programma Commercial Lunar Payload Services (CLPS) della Nasa, che mira a raccogliere quante più informazioni possibili sul nostro satellite per far progredire il programma Artemis di esplorazione lunare con equipaggio, sfruttando le capacità dei lander lunari americani privati. Odysseus era una commissione da 118 milioni di dollari.
Cosa è successo
La dinamica ancora non è chiara ma Steve Altemus, CEO e co-fondatore di Intuitive Machines, ha affermato che i dati suggeriscono che il robot ha messo un piede sulla superficie ed è poi caduto perché aveva ancora qualche movimento laterale al momento dell'atterraggio. Un'altra possibilità è che abbia ceduto un appoggio al touchdown.
Qualunque sia la causa dell’inaspettato ribaltamento, le antenne sono ancora puntate verso la Terra e le celle solari continuano a raccogliere energia per caricare il sistema di batterie.
Nella sfortuna, un altro lato positivo è che tutti gli strumenti scientifici che prevedevano di effettuare osservazioni sulla Luna si trovano sul lato in alto, il che dovrebbe consentire di portare avanti qualche attività scientifica.
"Speriamo di ottenere foto e di fare davvero una valutazione della struttura e di tutta l'attrezzatura esterna", ha detto Altemus ai giornalisti.
"Finora abbiamo una discreta capacità operativa, anche se siamo in difficoltà. E questo è davvero entusiasmante per noi, e di conseguenza stiamo continuando la missione delle operazioni di superficie".
Sito di allunaggio
Il lander era diretto al cratere Malapert A, a circa 300 chilometri dal polo sud lunare, una formazione che dalla Terra è visibile solo di taglio. E il team Intuitive Machines ritiene che si sia avvicinato molto al target, forse entro 2 o 3 chilometri. Il Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) della NASA cercherà di confermarne la posizione.
Niente foto dalla EagleCam
La EagleCam, uno strumento costruito dagli studenti della Embry-Riddle Aeronautical University (ERAU) progettato per essere lanciato da Odysseus a circa 30 metri sopra la superficie lunare. e fotografare l'atterraggio dell'imbarcazione dal basso, è stata spenta a causa dei problemi durante la fase di discesa.
Dopo che il lander è entrato, come previsto, nell'orbita lunare il 21 febbraio, durante la preparazione per l'allunaggio, gli ingegneri hanno scoperto che i telemetri laser, che consentono di determinare l'altitudine e la velocità orizzontale, non stavano funzionando correttamente. Quindi il team ha messo in servizio il carico utile sperimentale Navigation Doppler Lidar (NDL) della NASA, posticipando il tentativo di atterraggio di due ore per mettere in atto il nuovo piano.
"Tuttavia, sia i team Intuitive Machines che EagleCam pianificano ancora di utilizzare EagleCam e catturare immagini del lander sulla superficie lunare mentre la missione continua", ha aggiunto Altemus. "La data di implementazione è attualmente sconosciuta. Restate sintonizzati! Ulteriori informazioni verranno rilasciate non appena saranno disponibili".