L’annuncio fa seguito a un incontro ad alto livello presieduto dal primo ministro indiano Narendra Modi per valutare i progressi della missione indiana di volo spaziale umano Gaganyaan.
"Il primo ministro ha ordinato che l'India ora punti a nuovi e ambiziosi obiettivi, tra cui la creazione della "Stazione Bharatiya Antariksha" (Stazione spaziale indiana) entro il 2035 e l'invio del primo indiano sulla Luna entro il 2040," ha affermato il governo in una nota.
Per poter raggiungere questi ambiziosi obiettivi il Dipartimento dello Spazio (DoS) dovrà sviluppare una roadmap per l'esplorazione lunare. Questo sentiero comprende una serie di missioni robotiche Chandrayaan, la creazione di un veicolo di lancio di nuova generazione (Next Generation Launch Vehicle – NGLV), la realizzazione di una nuova rampa di lancio, l'installazione di nuovi laboratori per lo studio sugli esseri umani e lo sviluppo delle tecnologie associate.
Oltre all'esplorazione lunare, il Primo Ministro indiano ha richiesto agli scienziati di focalizzarsi sulle missioni interplanetarie, che potrebbero comprendere una missione orbitale verso Venere ed un rover su Marte.
La dichiarazione arriva mentre l’India lavora per sviluppare capacità di volo spaziale umano indipendenti e un primo volo con equipaggio previsto per il 2025.
La NASA nel frattempo punta attualmente al dicembre 2025 per lanciare una missione di atterraggio con equipaggio al polo sud lunare come parte del suo programma Artemis. La Cina invece ha annunciato l’obiettivo di far sbarcare due astronauti sulla Luna entro il 2030.
Tutto pronto per il test della capsula
L'Organizzazione indiana per la ricerca spaziale (ISRO) si sta attualmente preparando per il test Flight Test Vehicle Abort Mission-1 (TV-D1). Il volo di breve durata sarà lanciato dal Satish Dhawan Space Center la mattina del 21 ottobre, ora standard dell'India.
Nella foto il modulo equipaggio della capsula Gagayaan pronto per il test di aborto in volo. Credito: ISRO.
La missione metterà alla prova il sistema di fuga dell'equipaggio della capsula Gaganyaan. Questo sistema si attiverà per separare il modulo equipaggio da un razzo di prova a stadio singolo. Il modulo equipaggio effettuerà una discesa verso il mare assistita dal paracadute a circa 10 chilometri al largo della costa di Sriharikota.
Il sistema di aborto al lancio è richiesto in caso si presentasse un problema al razzo vettore e permetterebbe una via di salvezza per l'equipaggio a bordo della capsula.
Si tratta di un tipo di test che abbiamo già visto superare negli anni scorsi, prima dei voli abitati, da parte di altri veicoli spaziali, come le Crew Dragon, Starliner ed Orion degli Stati Uniti.