La missione si chiama CHAPEA (Crew Health and Performance Exploration Analog) ed è la prima di tre simulazioni pianificate tra oggi e il 2026, ognuna delle quali insegnerà progressivamente agli scienziati di più su ciò che serve per il successo del volo spaziale umano di lunga durata.
"La conoscenza che acquisiamo qui ci consentirà di inviare esseri umani su Marte e riportarli a casa sani e salvi", ha dichiarato Grace Douglas, ricercatrice principale del progetto, poco prima che i volontari entrassero nel loro habitat.

L'habitat, chiamato Mars Dune Alpha, è uno spazio abitativo stampato in 3D di circa 160 metri quadrati, in cui l'equipaggio vivrà, lavorerà, si eserciterà, dormirà ed eseguirà esperimenti.

Con l'ausilio della realtà virtuale, i partecipanti potranno anche salire a bordo dell'Extra Vehicular Activities (EVA), grazie al quale lasceranno brevemente la struttura per entrare in un recinto adiacente completo di sabbia rossa. Per ogni attività esterna si svolgerà rigorosamente indossando le tute spaziali.

L'equipaggio è composta da: Kelly Haston (un biologo), Ross Brockwell (un ingegnere strutturale), Nathan Jones (un medico) e Anca Selariu (un microbiologo della Marina).
Per la selezione, iniziata circa due anni fa, i candidati dovevano superare gli stessi test predisposti per gli astronauti.


Vita marziana simulata fino in fondo

 L'equipaggio sarà in grado di comunicare con il mondo esterno ma solo in ritardo.
Su Marte, i messaggi possono impiegare fino a 22 minuti per raggiungere la Terra e tale restrizione viene applicata a CHAPEA (ovvero 44 minuti di andata e ritorno)

Il team seguirà anche una dieta a base di cibi liofilizzati, simile a quella che gli astronauti marziani avranno a disposizione e, manterrà un programma di attività simile a quello di una vera missione.

Stanno per intraprendere una missione analogica che comprende operazioni, logistica e ricerca sulla vita e sul lavoro su Marte", ha detto Judith Hayes, Chief Science Officer, Human Health and Performance Directorate. "Gli scienziati della NASA apprenderanno le criticità sugli aspetti fisici e comportamentali di una missione su Marte".

Anche l'habitat è stato progettato pensando alle missioni spaziali. Portare tutto ciò di cui si ha bisogno su Marte dalla Terra ha un costo proibitivo, quindi in questa simulazione tutto è stato stampato in 3D per testare le tecnologie di utilizzo delle risorse in situ. L'habitat include caratteristiche come camere di equilibrio, portelli e una stazione medica. Infatti, sebbene l'equipaggio possa progettare un ritorno sulla Terra per le emergenze mediche, deve essere in grado di affrontare autonomamente problemi di salute minori.

Naturalmente, CHAPEA non può simulare tutto. L'equipaggio, ad esempio, non dovrà fare i conti con la gravità marziana. Ma ci saranno sfide "a sorpresa", come guasti alle apparecchiature o carenze idriche.

La squadra "tornerà sulla Terra" dal suo isolamento a luglio 2024.

chapea 2

Crediti: NASA