La Cina ha lanciato con successo un nuovo terzetto di satelliti della serie Yaogan-36. Il lancio è avvenuto il 27 novembre 2022 alle 20:23 ora di Pechino (le 12:23 UTC) per mezzo di un razzo Chang Zheng-2D (Lunga Marcia-2D) decollato dalla rampa LC-3 del Centro Lancio Satelliti di Xichang, nel sudovest della provincia cinese di Sichuan. Il razzo ha svolto la missione con successo, secondo quanto riporta l'agenzia di stampa cinese Xinhua, ed ha inserito i tre satelliti nell'orbita bassa terrestre. I tre satelliti sono conosciuti rispettivamente come Yaogan 36-03A, 03B e 03C.

 I satelliti della serie Yaogan vengono utilizzati per la ricognizione militare ma le fonti cinesi non scendono nei dettagli e tutto quello che possiamo sapere proviene da informazioni di appassionati occidentali. I satelliti di questo lancio triplo sono di design diverso: Yaogan 36-03A e Yaogan 36-03B sono stati costruiti dalla DFH Satellite, di Pechino, mentre Yaogan 36-03C è stato costruito dalla SAST di Shanghai. È stato ipotizzato che 03A e 03B potrebbero essere satelliti di imaging mentre Yaogan 36C potrebbe essere un satellite radar. Sono state ipotizzate anche missioni SIGINT/ELINT o missioni di comunicazione. Non è noto come gli Yaogan 36 differiscano dagli Yaogan 35.

 Nel corso del 2022 si tratta del terzo lancio della serie Yaogan 36 e del decimo lancio Yaogan generico. Si è trattato del 165esimo lancio orbitale del 2022, il 160esimo a concludersi con successo ed il 54esimo per il gigante asiatico.

Il giorno successivo, il 28 novembre 2022, alle 15:17 UTC è stato lanciato un razzo Sojuz-2.1b, dotato di stadio superiore Fregat, dal Sito 43/3 del Cosmodromo di Plesetsk, portando in orbita l'ultimo satellite GLONASS-M, designato Cosmos-2564.

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Nella foto il decollo del razzo Sojuz 2.1b con l'ultimo satellite della serie GLONASS-M. Credito: Roscosmos

 Questo è il primo di due lanci pianificati dal Cosmodromo di Plesetsk in appena tre giorni, con un carico utile riservato programmato per il lancio a bordo di un Sojuz-2.1a fissato per mercoledì 30 novembre. La Roscosmos ha dichiarato che il lancio si è svolto regolarmente ed il satellite GLONASS-M, il 61esimo della serie, è stato piazzato nell'orbita pianificata di circa 19.000 km con inclinazione di 64,8° sull'ecquatore.

 Il GLONASS (Globalnaya Navigationnaya Sputnikovaya Sistema, o Sistema Orbitante Globale di Navigazione Satellitare) è un sistema di navigazione satellitare russo paragonabile ai satelliti americani GPS (Global Positioning System), alla costellazione europea Galileo o al sistema cinese BeiDou. Il sistema operativo GLONASS è attualmente composto da 22 satelliti su tre piani orbitali, con quattro riserve in orbita. I satelliti GLONASS forniscono una precisione di 100 metri con i loro segnali C/A (deliberatamente degradati) e una precisione di 10-20 metri con i loro segnali P (militari).

 I veicoli spaziali Uragan-M sono stabilizzati su tre assi con doppi pannelli solari. Il carico utile è costituito da segnali di navigazione in banda L in 25 canali separati da intervalli di 0,5625 MHz in due bande di frequenza: 1602,5625 – 1615,5 MHz e 1240 – 1260 Mhz.

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Nell'immagine artistica un satellite della serie GLONASS-M. Credito: Roscosmos

 La prima generazione di satelliti GLONASS è stata creata con il divieto di utilizzare componenti esteri resistenti alle radiazioni e quindi ha avuto una durata di progettazione inferiore di tre anni. Con la vita media degradata di soli 22 mesi, è stato necessario lanciare almeno sette satelliti all'anno per mantenere la costellazione in stato operativo. Dopo che il divieto di utilizzare componenti esteri resistenti alle radiazioni è stato revocato, il satellite GLONASS-M è stato progettato con parti disponibili tramite il controllo ITAR e ora ha una durata di progettazione di sette anni.

 Il primo satellite GLONASS-M, o Cosmos-2404, venne lanciato da un Proton-K/Briz-M il 10 dicembre 2003 e nel 2009, con 18 satelliti in orbita la costellazione arrivò allo stato operativo.

 Si è trattato del 166esimo lancio orbitale globale del 2022, il 161esimo a concludersi con successo ed il 21esimo per la Russia, che rimane saldamente al terzo posto nella classifica seguendo Cina, a 55 voli, e Stati Uniti in testa con 80 missioni.