Sul destino "segnato" del telescopio Hubble avevamo parlato in un recente articolo. A meno di fallimenti nell'hardware, il satellite è destinato a rientrare nell'atmosfera terrestre entro una ventina di anni e, comunque, la NASA aveva deciso di continuare a supportare l'osservatorio fino a metà 2026.
Invece, con un colpo di scena davvero inatteso, giovedì scorso NASA e SpaceX hanno firmato un accordo non finanziato per studiare la fattibilità di una missione Polaris volta a portare il telescopio spaziale in un'orbita più alta, prolungandone la già lunga e gloriosa carriera.
Non ci sono piani da parte della NASA per condurre o finanziare una missione di servizio o competere con questa opportunità; lo studio è progettato per aiutare l'agenzia a comprendere le possibilità di missioni commerciali. Da parte sua, SpaceX, in collaborazione con il programma Polaris, ha proposto questo studio per comprendere meglio le sfide tecniche associate alle missioni di manutenzione. Questo studio non è esclusivo e altre società potrebbero proporre studi simili con veicoli diversi.
I due team prevedono che lo studio richiederà fino a sei mesi, raccogliendo dati tecnici sia da Hubble che dalla navicella spaziale Dragon, per capire se sarebbe possibile per loro incontrarsi in orbita, attraccare e spostare l'orbita. Mentre Hubble e Dragon serviranno come modelli di prova per questo studio, parti del concetto di missione potrebbero essere applicabili ad altri veicoli spaziali, in particolare quelli in orbita vicino alla Terra come Hubble.
"Questo studio è un esempio entusiasmante degli approcci innovativi che la NASA sta esplorando attraverso le partnership pubblico-privato", ha affermato Thomas Zurbuchen, amministratore associato per la direzione delle missioni scientifiche. "SpaceX e il programma Polaris vogliono espandere i confini della tecnologia attuale ed esplorare come le partnership commerciali possono risolvere in modo creativo problemi sempre più complessi", ha affermato Jessica Jensen, vicepresidente di Customer Operations & Integration di SpaceX.
Va però detto che Hubble sta mostrando fin da ora segni di invecchiamento ed è probabile che, ancor prima che la missione di reboost abbia luogo, il telescopio risulti inutilizzabile a causa di avarie serie, specialmente al delicato sistema di orientamento basato su "reaction wheels". In ogni caso, alla fine della sua vita, la NASA prevede di deorbitare in sicurezza Hubble ma, anche per questa operazione, potrebbe chiedere aiuto a una compagnia privata come SpaceX
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