Il 21 luglio, alle ore 16:58 italiane (le 14:58 UTC) AstroSamantha ha iniziato un’attività extraveicolare (EVA) insieme al cosmonauta russo Oleg Artem'ev, Comandante della Spedizione 67, la missione attualmente in corso sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). L'attività extra-veicolare è stata nominata ufficialmente RS EVA ESA ed è durata, complessivamente, oltre le sette ore.

 Per la Cristoforetti si è trattato della prima EVA della sua carriera, un sogno che, finalmente si realizza, dopo il disappunto del 2014. Samantha è diventata così la prima donna europea a compiere un’attività nello spazio aperto indossando una tuta russa Orlan. I due sono usciti dal boccaporto del modulo di decompressione Poisk e, dopo un'iniziale impaccio con le numerose attrezzature e cavi di sicurezza, hanno iniziato il loro lavoro. Curiosamente nella prima mezzora di EVA è stato praticamente impossibile vedere i due cosmonauti a causa di inconcepibili inquadrature e mancanza di immagini quando la ISS sorvolava la Russia.

 All'inizio dell'attività esterna i due cosmonauti hanno rilasciato manualmente dieci nano satelliti progettati per raccogliere dati radio-elettronici. Si trattava di otto nanosatelliti YuZGU-55 e due nanosatelliti Tsiolkovsky-Ryazan, creati dagli studenti di Università della Russia. Questa operazione si è rivelata più complessa del previsto da eseguire ed i tempi si sono dilatati occupando le prime due ore dell'EVA. In pratica Samantha faceva da assistente tenendo i cubesat (di misura 1x2) all'interno di apposite sacche e li toglieva e dava a Artem'ev che, uno alla volta, li lanciava nello spazio nel verso contrario all'orbita della stazione. Alcuni problemi per Samantha che doveva destreggiarsi fra decine di cavi di ritenzione, moschettoni e coperture. Da segnalare che, con la difficoltà di lanciare i nanosatelliti a mano, uno di essi ha colpito, senza far danni, un pannello solare del modulo Zvezda prima di allontanarsi nello spazio.

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Nell'immagine, tratta dal webcast, i cubesat rilasciati durante RS EVA ESA e la traiettoria di lancio tenuta dal cosmonauta Oleg. Credito: NASA/TV

 Le altre operazioni della passeggiata spaziale si sono incentrati su compiti preparatori prima del trasferimento di una camera di equilibrio scientifica e di un radiatore al modulo Nauka nel prossimo futuro. Sia la camera di equilibrio che il radiatore sono stati lanciati sulla ISS nel 2010, molto prima dell'arrivo di Nauka alla stazione lo scorso anno. La camera di equilibrio e il radiatore aumenteranno notevolmente le capacità scientifiche del modulo Nauka, con la camera di equilibrio che consentirà esperimenti esterni al di fuori del segmento russo, servito dal braccio robotico europeo ERA (European Robotic Arm).

 L'EVA-54 era stata rinviata rispetto alla data originariamente prevista a causa di problemi iniziali con l'effettore finale di ERA che non riusciva a raggiungere il punto base necessario sul modulo Nauka. Questi problemi sono stati ora risolto e si è così potuto procedere con la passeggiata spaziale.

 ERA (European Robotic Arm) il primo robot in grado di "camminare" attorno al segmento russo della Stazione Spaziale Internazionale. Leggero e potente, lungo oltre 11 metri, il braccio ha la capacità di ancorarsi a dei punti fissi della Stazione e di muoversi avanti e indietro da solo. Servirà come braccio manipolatore principale nella parte russa della ISS. I suoi sette giunti possono gestire carichi utili di diverse tonnellate, con un'ampia gamma di movimenti per le attività di assemblaggio.

 Nelle fasi finali dell'EVA i due cosmonauti si sono divisi per eseguire dei compiti diversi, Oleg ha proceduto alla sostituzione di un vetro protettivo per una telecamera mentre Samantha ha configurato il pannello di controllo esterno del braccio robotico ERA. Dopo i due sono tornati assieme verso Poisk per concludere la EVA. Dati i ritardi accumulati all'inizio con il rilascio dei nano satelliti, un'operazione di estensione di uno dei bracci Strela, sarà svolta durante una futura EVA russa.

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Nell'immagine, tratta dal webcast, i due cosmonauti al lavoro all'esterno di Nauka. Si noti il braccio robotico europeo ERA, sulla destra. Credito: NASA/TV

 Questa è stata la 62esima uscita russa nell'ambito del progetto ISS. Oleg Artem'ev, ha indossato la tuta spaziale Orlan-MKS n. 5 a strisce rosse. Per lui questa è stata la sesta uscita in carriera, raggiungendo un totale di 41 ore e 44 minuti mentre per Samantha Cristoforetti, nella tuta spaziale Orlan-MKS n. 4 a strisce blu, questa era la prima. Dal marzo 1965, 72 cosmonauti dell'URSS e della Russia hanno effettuato 158 uscite in tute spaziali nazionali. Per la ISS si è trattato della 251esima EVA in supporto alla costruzione e manutenzione della stazione, la sesta del 2022, la terza per l'equipaggio di Spedizione 67.

 L'italiana Samantha Cristoforetti è diventata la prima astronauta europea ad uscire nello spazio dalla ISS con una tuta spaziale russa. Prima di allora, solo tre astronauti europei avevano effettuato quattro uscite dalla stazione orbitale Mir in tute spaziali sovietiche e russe: il francese Jean-Loup Chretien (9 dicembre 1988), il tedesco Thomas Reiter (20 ottobre 1995 e 8 febbraio 1996) e la francese Jean-Pierre Haignere (16 aprile 1999).

 Cristoforetti è in orbita per la missione europea Minerva dallo scorso 27 aprile ed è alla sua seconda missione dopo quella avvenuta a cavallo fra il 2014 ed il 2015 per la missione FUTURA dell’Agenzia Spaziale Italiana, nel corso della quale stabilì il record di permanenza in orbita in una singola missione per una donna totalizzando 199 giorni e 16 ore consecutivi nello spazio. L’equipaggio della Crew-4 a bordo della ISS è parte della Spedizione 67 e rimarrà in orbita fino alla fine di settembre.

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Nell'immagine, tratta dal webcast, i due cosmonauti ed alcuni dati sull'attività extra-veicolare del 21 luglio 2022. Credito: NASA/TV

 Come curiosità dell'attività extra-veicolare vi è stata l'immagine di alcune foto delle famiglie di Oleg e Samantha che erano applicate in alcuni punti delle tute spaziali Orlan. Altro fatto curioso è stato il debutto del nuovo logo di Roscosmos, l'agenzia spaziale russa. Ora il simbolo è una grande stella rossa, reminiscenza di un passato lontano che sembrava finalmente dimenticato.

 L'evento, per l'Italia, è stato seguito e commentato in diretta webcast da Gabriele Mascetti, Responsabile dell'ufficio volo umano dell’ASI, da Barbara Negri, responsabile dell’unità Volo umano e Sperimentazione Scientifica e da Paolo D’Angelo, giornalista della Direzione Comunicazione Istituzionale. Purtroppo la copertura webcast ASI in diretta si è conclusa allo scoccare delle due ore e non ha seguito quindi tutte le successive fasi della passeggiata spaziale. Un vero peccato che un evento così raro (in effetti unico essendo stata la prima volta di un'astronauta europea e per di più italiana) non abbia avuto, nemmeno dall'Agenzia Spaziale Italiana stessa, la copertura che si meritava.