Il razzo Electron è decollato dal Launch Complex 1 della compagnia in Nuova Zelanda alle 22:49 UTC, dopo una breve attesa nel conto alla rovescia. L'ascesa è andata come previsto e i satelliti hanno raggiunto un'orbita sincrona solare a un'altitudine di 520 chilometri, in circa 10 minuti. Ma la peculiarità di questa missione, chiamata "There and Back Again" (Andata e ritorno, un titolo che è un chiaro omaggio alla saga fantasy del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien), era il recupero del vettore utilizzando un elicottero, invece che lasciarlo cadere in mare come nei tre lanci precedenti.
Un gancio penzolante dall'aeromobile avrebbe dovuto afferrare al volo il paracadute sotto il quale penzolava il primo stadio durante il rientro sulla Terra, per poi rilasciarlo su una nave, senza esporlo all'acqua salata.
La compagnia aveva annunciato questo tentativo di cattura a mezz'aria come l'ultimo passo negli sforzi compiuti per recuperare e riutilizzare il vettore. Questa tecnica potrebbe consentire alla Rocket Lab di volare di nuovo con lo stesso razzo entro la fine dell'anno, aumentando la sua velocità di volo senza produrre altri booster. Ebbene circa 15 minuti dopo il lancio, il razzo è apparso agganciato con l'elicottero Sikorsky S-92, tra gli applausi del controllo missione.
"Una roba assolutamente incredibile!" ha detto durante il webcast Murielle Baker, Senior Communications Advisor di Rocket Lab. "Abbiamo catturato con successo quel booster sotto il paracadute!". Qualche istante dopo, però, ci sono stati dei gemiti e il webcast è stato interrotto, suggerendo che l'elicottero avesse perso il carico.
Nell'immagine, tratta dal webcast della missione, il razzo Electron lascia la rampa di lancio LC-1 della penisola di Mahia, in Nuova Zelanda. Crediti: Rocket Lab.
Mezz'ora più tardi, Rocket Lab ha confermato che l'elicottero aveva afferrato ma poi rilasciato, il booster. "Dopo la cattura, il pilota dell'elicottero ha notato caratteristiche di carico diverse rispetto a quelle sperimentate nei test", ha detto Baker. “A sua discrezione, il pilota ha scaricato lo stadio per uno splashdown riuscito” per il recupero con una nave, come nei tre precedenti lanci. Ma, nonostante il rilascio, la cattura è stata definita "un monumentale passo avanti nel nostro programma per rendere Electron un veicolo di lancio riutilizzabile".
A differenza dei recuperi eseguiti dalla SpaceX, in cui gli stadi dei razzi utilizzano dei propulsori per atterrare in verticale, l'Electron, alto 18 metri, è troppo piccolo per seguire questa strategia. I booster del primo stadio non possono trasportare carburante sufficiente per le operazioni di atterraggio, hanno affermato i rappresentanti di Rocket Lab. Quindi la compagnia ha optato per l'idea degli elicotteri.
Si è trattato del 25esimo lancio di un razzo Electron, il 22esimo a concludersi con successo. È stato anche il 48esimo lancio orbitale globale del 2022, il 47esimo a concludersi felicemente.