Non sono ancora trascorse 24 ore dall'arrivo dell'equipaggio di Crew-4 a bordo della ISS che i cosmonauti russi Oleg Artem'ev e Denis Matveev sono usciti dall'avamposto orbitale per la seconda delle attività extra-veicolari previste per la messa in esercizio del braccio robotico europeo ERA (European Robotic Arm). I cosmonauti hanno aperto il portello della camera di equilibrio del modulo Poisk alle 14:58 UTC del 28 aprile 2022, segnando l'inizio ufficiale della passeggiata spaziale VKD-53. L'escursione è la 250esima passeggiata spaziale dal 1998 a sostegno dell'assemblaggio e della manutenzione della stazione spaziale. Si tratta anche della quinta EVA del 2022, la terza del segmento russo.
La passeggiata spaziale è la quinta nella carriera di cosmonauta di Artem'ev e la seconda per Matveev. Artem'ev, Matveev e il compagno di equipaggio Sergey Korsakov sono arrivati alla stazione spaziale il mese scorso a bordo dell'astronave Sojuz MS-21. La precedente passeggiata spaziale di Artem'ev e Matveev, il 18 aprile scorso, aveva dato l'avvio ai lavori per attivare il braccio robotico europeo, un manipolatore lungo 11,3 metri consegnato alla stazione lo scorso luglio assieme al modulo scientifico russo Nauka. In quell'occasione i cosmonauti avevano collegato un pannello di controllo che permetterà ai futuri equipaggi di comandare il braccio robotico anche dall'esterno, quindi avevano rimosso le coperture protettive da vari componenti del braccio robotico e installato dei corrimano sul modulo Nauka.
Durante la passeggiata spaziale di giovedì, i cosmonauti avevano in programma di rimuovere e gettare via le coperte termiche dal braccio e di rilasciare i blocchi di lancio che tenevano saldamente ERA nella sua configurazione piegata per il viaggio, avvenuto lo scorso anno, verso la stazione spaziale. I blocchi di lancio si trovano sull'articolazione del gomito e sugli effettori terminali, o mani, del braccio robotico europeo. Questi compiti hanno liberato il manipolatore per il movimento ed Artem'ev e Matveev hanno monitorato i primi movimenti comandati del braccio robotico. Artem'ev indossa una tuta spaziale russa Orlan con strisce rosse. Matveev indossa una tuta spaziale Orlan con strisce blu.
Nella infografica il braccio robotico europeo ERA con varie notizie ed informazioni su di esso. Credito: ESA
L'European Robotic Arm è il terzo sistema del suo genere presso la stazione, assieme ai bracci robotici canadesi e giapponesi nella sezione statunitense del complesso di ricerca. Come il braccio robotico canadese, il braccio europeo ha la capacità di "vermeggiare" tra i dispositivi di presa, o punti base, in più punti della stazione spaziale. Mentre il braccio canadese è posizionato sul segmento statunitense del complesso, il braccio europeo ha accesso ai moduli russi.
Con i blocchi di lancio rilasciati, Artem'ev e Matveev hanno monitorato il braccio mentre si spostava tra i punti base in una manovra di "doppio walkoff" utilizzando entrambe le estremità del braccio. I cosmonauti che lavorano fuori dalla stazione giovedì hanno installato anche più corrimano sul braccio robotico e ispezionato un'antenna radar del sistema di avvicinamento Kurs sul modulo Prichal russo per una possibile ostruzione da detriti. Il sistema Kurs viene utilizzato per guidare le navi con equipaggio Sojuz e le navi cargo automatiche Progress verso la stazione spaziale.
Poco prima di terminare l'attività extra-veicolare Artem'ev e Matveev hanno srotolato una bandiera dell'Unione Sovietica per commemorare la 'Giornata della Vittoria' (che si tiene il 9 maggio) nella Seconda Guerra Mondiale sui nazisti del Terzo Reich e ne hanno approfittato per scattare alcune foto ricordo. La passeggiata spaziale numero 53 si è conclusa dopo oltre 7 ore 40 minuti (alle 22:38 UTC) con il rientro dei due cosmonauti all'interno di Poisk e la successiva ri-pressurizzazione della camera di equilibrio.
Lo sviluppo su vasta scala del braccio robotico europeo è iniziato nel 1996 e il braccio è rimasto in magazzino per più di un decennio in attesa che il modulo laboratorio russo Nauka fosse pronto per il lancio. Il braccio europeo era originariamente previsto per il lancio su uno space shuttle della NASA. "ERA è un po' diverso dagli altri manipolatori già presenti sulla stazione," ha affermato Philippe Schoonejansm, project manager di ERA per l'Agenzia spaziale europea. “Può essere completamente pre-programmato in anticipo, il che è utile. Può essere azionato dal pannello di controllo esterno, che gli altri non hanno. Quindi, anche quando stai facendo una passeggiata nello spazio, puoi controllare ERA semplicemente vedendo e azionando questo pannello di controllo. Ma può anche funzionare dall'interno usando solo un laptop, quindi non ha bisogno di joystick.” L'ESA afferma che il braccio è in grado di trasportare un carico di oltre 8 tonnellate, con una precisione di 5 millimetri.
Nella foto Artem'ev mentre rilascia un grosso pezzo di copertura termica del braccio robotico europeo. Il rifiuto rientrerà nell'atmosfera nel giro di poche settimane. Credito: NASA
La prossima passeggiata spaziale, per continuare ad attivare il braccio robotico europeo, è prevista per la fine di maggio. Intanto sulla ISS gli undici astronauti e cosmonauti a bordo dell'avamposto spaziale proseguono la Spedizione 67 ed il prossimo evento sarà la partenza della Crew Dragon 'Endurance' con i quattro membri dell'equipaggio di Crew-3, il Comandante Raja Chari, il Pilota Thomas Marshburn e gli Specialisti di Missione Matthias Maurer (tedesco dell'ESA) e Kayla Barron. Poi, il 19 maggio è previsto il lancio della missione OFT-2 per la capsula Starliner di Boeing. Il secondo tentativo, dopo quello fallito nel dicembre 2019, di raggiungere la ISS senza equipaggio. Se questa missione si svolgerà regolamente il primo equipaggio, di prova, potrebbe volare con questa nuova capsula, che andrebbe ad affiancarsi alla Crew Dragon di SpaceX per il trasporto di astronauti, entro l'anno.
Nonostante le difficili relazioni fra Russia ed i paesi occidentali, causati dall'invasione dell'Ucraina da parte del Cremlino, la situazione fra i residenti a bordo dell'avamposto orbitale prosegue normalmente. Speriamo che la ISS possa continuare a rimanere il più a lungo possibile isolata dalle terribili vicende che tormentano la superficie terrestre. Una luce, seppur debole, di speranza in questi momenti così bui per l'umanità.