Il trio ha lasciato la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) alle 3:21 a.m. EDT (le 9:21 italiane) a bordo della capsula Sojuz MS-19 e ha effettuato un atterraggio sicuro, assistito dal paracadute alle 17:28 locali (le 13:28 italiane) a sud-est della remota città di Dzhezkazgan, in Kazakistan.
"La missione di Mark non è solo da record, ma apre anche la strada ai futuri esploratori umani sulla Luna, su Marte e oltre," ha affermato l'amministratore della NASA Bill Nelson. "I nostri astronauti fanno sacrifici incredibili in nome della scienza, dell'esplorazione e dello sviluppo tecnologico all'avanguardia, non ultimo il tempo lontano dai propri cari. La NASA e la nazione sono orgogliosi di accogliere Mark a casa e sono grati per i suoi incredibili contributi durante il suo anno di lunga permanenza sulla Stazione Spaziale Internazionale."
La missione estesa di Vande Hei fornirà ai ricercatori l'opportunità di osservare gli effetti del volo spaziale di lunga durata sugli esseri umani mentre l'agenzia prevede di tornare sulla Luna nell'ambito del programma Artemis e prepararsi per l'esplorazione di Marte. Vande Hei era stato lanciato il 9 aprile 2021, insieme ai cosmonauti russi Oleg Novickij e Pëtr Dubrov. Questo è stato il suo secondo viaggio nello spazio e con i 355 giorni è il volo spaziale singolo più lungo di un astronauta statunitense. In precedenza il record apparteneva all'astronauta Scott Kelly che era rimasto sulla ISS per ben 340 giorni. Vande Hei ha ora un totale di 523 giorni trascorsi nello spazio. Anche il cosmonauta russo Dubrov è rimasto a bordo per 355 giorni nel suo primo volo spaziale. Invece Novickij ha invece trascorso 178 giorni nello spazio, essendo salito sulla ISS il 5 ottobre 2021 accompagnando il regista Klim Šipenko e l'attrice Julija Peresil'd. Novickij, che ha così completato la sua quarta missione di lunga durata sulla ISS, ha ora un totale di ben 709 giorni nello spazio e si trova al settimo posto nella classifica di tutti i tempi, il cui primo posto è ancora saldamente nelle mani del cosmonauta Gennadij Padalka con 878 giorni nel corso di ben cinque missioni di lunga durata, cinque sulla ISS e una sulla MIR.
Supportando gli obiettivi della NASA per i futuri atterraggi umani sulla Luna, Vande Hei ha completato circa 5.680 orbite attorno alla Terra e un viaggio di oltre 241 milioni di chilometri, circa l'equivalente di 312 viaggi verso la Luna e ritorno. Egli ha assistito all'arrivo di 15 veicoli spaziali in visita e nuovi moduli e alla partenza di 14 veicoli spaziali in visita.
Nell'immagine, tratta dalla diretta TV, la Sojuz MS-19 che si allontana dalla ISS per il rientro sulla Terra. Credito: NASA/TV
Dopo i controlli medici successivi all'atterraggio, l'equipaggio tornerà nella città più vicina, a Karaganda, in Kazakistan, a bordo degli elicotteri russi Mi-8. Vande Hei salirà poi a bordo di un aereo della NASA diretto a Colonia, in Germania, per fare rifornimento prima del suo ritorno a Houston, in Texas. Škaplerov e Dubrov saliranno a bordo di un aereo del Gagarin Cosmonaut Training Center per tornare alla sede dei cosmonauti, a Città delle Stelle, vicino Mosca, in Russia. Durante la sua missione record, Vande Hei ha trascorso molte ore in attività scientifiche a bordo della stazione spaziale, conducendo di tutto, dalla ricerca sulle piante agli studi di scienze fisiche.
Con lo sgancio della navicella spaziale Sojuz MS-19 con Vande Hei, Škaplerov e Dubrov a bordo, è iniziata ufficialmente Spedizione 67 a bordo della stazione. La cerimonia di cambio di comando sulla ISS, si era tenuta martedì 29 marzo, quando Škaplerov ha formalmente consegnato il comando della stazione all'astronauta della NASA Thomas Marshburn. “Le persone hanno problemi sulla Terra. In orbita, siamo un equipaggio," ha detto in inglese durante la breve cerimonia il cosmonauta russo. "Penso che la ISS sia come un simbolo di amicizia e cooperazione e un simbolo del futuro dell'esplorazione dello spazio".
Škaplerov ha poi menzionato le attività sulla stazione durante il suo soggiorno, inclusa l'allusione a una dimostrazione di armi antisatelliti russe a novembre che creò detriti che costrinsero l'equipaggio a ripararsi per diverse ore. "È come se alcuni satelliti avessero cercato di ucciderci," ha detto in tono scherzoso. Tom Marshburn ora al comando della stazione, è affiancato dagli astronauti della NASA Raja Chari e Kayla Barron, dall'astronauta tedesco dell'ESA (Agenzia Spaziale Europea) Matthias Maurer e dai cosmonauti russi di Roscosmos Oleg Artem'ev, Denis Matveev e Sergej Korsakov, giunti sulla ISS lo scorso 19 marzo.
Marshburn, Chari, Barron e Maurer rimarranno a bordo fino alla fine di aprile, quando gli astronauti della NASA Kjell Lindgren, Bob Hines e Jessica Watkins, così come l'astronauta italiana dell'ESA Samantha Cristoforetti, saranno lanciati verso la stazione come parte della missione Crew-4 di SpaceX per conto della NASA.
Nell'immagine, tratta dalla diretta TV, la Sojuz MS-19 appena atterrata con le squadre di recupero al lavoro per estrarre i tre viaggiatori spaziali. Credito: Roscosmos
Da segnalare che, nonostante la tensione fra gli Stati Uniti e la Russia per l'invasione dell'Ucraina da parte di Mosca, la collaborazione che riguarda la ISS prosegue regolarmente e, anche il rientro di Vande Hei, a bordo della Sojuz russa in territorio Kazako, nonostante i dubbi nati nelle scorse settimana, non ha incontrato nessuna difficoltà. Purtroppo però sembra che Vande Hei sarà, almeno per un certo periodo, l'ultimo astronauta NASA a volare su una capsula russa ed anche il volo della cosmonauta russa Anna Kinina, previsto per la missione Crew-5 di SpaceX il cui lancio è previsto per settembre 2022, è ora in forse.
Lo scambio dei rispettivi astronauti a bordo delle capsule delle due agenzie spaziali è necessario per avere, in caso di emergenza, sempre un membro dell'equipaggio che conosca bene, rispettivamente, il segmento orbitale USOS (quello NASA/ESA/Giappone) o Russo della stazione.