Nella sua prima missione del 2022, un razzo Atlas 5 della United Launch Alliance il 21 gennaio ha lanciato una coppia di satelliti per il monitoraggio spaziale per conto della US Space Force. Il razzo è decollato alle 14:00 a.m. Est (le 20 ora italiana) dallo Space Launch Complex-41 alla Cape Canaveral Space Force Station, in Florida. La missione, chiamata USSF-8, è stata lanciata in un'orbita a circa 36.000 km sopra l'equatore. I satelliti, denominati GSSAP-5 e GSSAP-6, fanno parte del Geosynchronous Space Situational Awareness Program (GSSAP). Si tratta del quinto e sesto satellite del programma GSSAP e sono realizzati dalla Northrop Grumman.

 La USSF-8 ha segnato il 91esimo lancio del razzo Atlas 5. L'ULA ha affermato che questo è stato il primo e unico volo pianificato dell'Atlas 5 nella configurazione 511 con un singolo propulsore a razzo solido e un'ogiva protettiva del carico utile di 5 metri di diametro. Il CEO di ULA, Tory Bruno, ha dichiarato in un webcast che questa configurazione asimmetrica, definita "big slider", è stata scelta per fornire "la giusta quantità di energia" per questa particolare missione.

 A circa due minuti di volo, il booster a razzo solido GEM-63 è stato sganciato per ricadere in mare. Le due semi-ogive protettive del carico utile si sono separate dal razzo circa tre minuti e mezzo dopo il lancio. Un minuto dopo, il motore RD-180, di costruzione russa, sul primo stadio di Atlas si è spento e lo stadio superiore Centaur, che trasportava il carico utile dell'USSF-8 si è separato. La prima accensione del motore dello stadio superiore Centaur è stata confermata a 13 minuti di volo, la prima di tre accensioni del motore su un volo della durata di più di sette ore per inserire i satelliti direttamente nell'orbita geosincrona. GSSAP-5 si è separato sei ore e 35 minuti dopo il lancio, seguito dal rilascio di GSSAP-6 circa 10 minuti dopo. La Space Force ha confermato venerdì sera che la missione ha avuto successo.

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Nell'immagine il razzo Atlas 5, versione 511, per la missione USSF-8. Crediti: ULA.

 Il capo delle operazioni spaziali, il generale John "Jay" Raymond, ha definito l'USSF-8 una "missione davvero importante" perché i satelliti GSSAP sono utilizzati per monitorare gli oggetti nella cintura geostazionaria. "Il modo in cui lo descriverei è come una capacità di sorveglianza del vicinato che ci consente di capire meglio cosa sta succedendo nel dominio, specialmente in un'orbita davvero critica come l'orbita GEO," ha affermato Raymond. Le prime due coppie di satelliti GSSAP sono state lanciate nel 2014 e nel 2016 sui razzi medi ULA Delta 4. "I prossimi due satelliti si aggiungeranno a questa capacità e ci permetteranno di comprendere in modo più completo le cose che accadono nell'orbita geosincrona. È un pezzo chiave del puzzle per la consapevolezza del dominio spaziale," ha affermato il tenente generale Stephen Whiting, comandante del comando delle operazioni spaziali della Space Force.

 Il prossimo lancio di ULA sarà la missione GOES-T per la NASA, prevista per il 1 marzo 2022, dalla Cape Canaveral Space Force Station, in Florida. Ad oggi ULA ha lanciato 148 volte (con vettori Delta IV e Atlas 5) con il 100% di successo delle missioni. Questo è stato del sesto volo orbitale globale del 2022, tutti eseguiti con successo. Di questi sei voli cinque sono stati compiuti dagli Stati Uniti ed uno dalla Cina.