Il test missilistico aveva suscitato la rabbia internazionale a causa della moltitudine dei frammenti immessi nell'orbita terrestre e additato dagli Stati Uniti come un atto "pericoloso e irresponsabile". La nuvola di detriti ha anche minacciato la Stazione Spaziale Internazionale, costringendo gli astronauti a compiere una manovra evasiva.
La collisione con i frammenti del satellite Cosmos 1408 è stata sfiorata martedì 18 gennaio 2022. Il pre-allarme è stato lanciato dallo Space Debris Monitoring and Application Center della NASA e annunciato dalle autorità cinesi sui social media con un post, successivamente rimosso.
L'esperto di detriti spaziali Liu Jing ha detto al Global Times che è raro che detriti e veicoli spaziali si trovino a una dozzina di metri di distanza, aggiungendo che la probabilità di collisione questa volta era "molto alta" e avrebbe teoricamente richiesto un'azione correttiva. Tuttavia, gli ultimi dati mostrano che la distanza tra questi due oggetti sta aumentando oltre i cinque chilometri, il che ha anche ridotto le possibilità di collisione. "Ma non possiamo escludere la possibilità che i due si avvicinino di nuovo in futuro", ha detto Liu.
Il test anti-satellite russo è stato il quarto in assoluto nel suo genere e ha prodotto circa 1.600 pezzi più grandi di 10 centimetri, la maggior parte dei quali si sono distribuiti in un intervallo di altitudine da 400 a 1.100 chilometri. Una fascia orbitale in cui la Cina ha lanciato centinaia di satelliti.
Le armi anti-satellite sono missili high-tech posseduti da poche nazioni e la mossa della Russia ha riacceso le preoccupazioni per un'escalation della corsa agli armamenti nello spazio.
L'anno scorso ci sono stati incontri ravvicinati tra la Stazione Spaziale Cinese e i satelliti Starlink gestiti da SpaceX di Elon Musk, che hanno portato Pechino ad accusare gli Stati Uniti di condotta irresponsabile.
Il Tsinghua Science Satellite è stato lanciato in orbita il 6 agosto 2020 e attualmente opera nella bassa orbita terrestre con un perigeo di 478 chilometri, un apogeo di 499 chilometri e un'inclinazione di 97,42°.
È un satellite scientifico gravitazionale e atmosferico, il cui obiettivo principale è ottenere dati orbitali precisi a livello centimetrico, misurazioni della densità atmosferica e del campo gravitazionale ad alta precisione.