Dopo un lancio a fine agosto e un mese di permanenza in orbita, SpaceX e la NASA hanno accolto con favore il ritorno della missione CRS-23 (Commercial Resupply Services 23) dalla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Cargo Dragon è stato sganciato dalla stazione giovedì 30 settembre alle 13:12 UTC (le 15:12 italiane), con un ammaraggio nell'Oceano Atlantico che si è verificato venerdì 1° ottobre alle 03:00 UTC (le 5 italiane). CRS-23 ha utilizzato C208-2, uno dei veicoli spaziali Cargo Dragon 2 di SpaceX. Il veicolo spaziale ha concluso il suo secondo volo nello spazio quando è ammarato venerdì, precedentemente era stato lanciato con la missione CRS-21 nel dicembre 2020. A differenza delle missioni Crew Dragon, le navicelle Cargo Dragon non sono nominate e sono invece indicate con il loro numero di serie. Le navicelle Crew Dragon prendono invece il nome dal primo equipaggio che vola al loro interno. La missione era iniziata il 29 agosto, quando un Falcon 9 era decollato dalla storica rampa LC-39A del Kennedy Space Center della NASA in Florida. Il giorno seguente, Cargo Dragon C208-2 si era agganciato con successo all'International Docking Adapter-2 (IDA-2), il boccaporto di attracco anteriore del modulo Harmony della ISS. In genere, le missioni Dragon CRS2 (Commercial Resupply Services 2) attraccano al boccaporto di attracco zenith IDA-3 (rivolto verso l'alto) per consentire al braccio robotico della stazione di accedere al bagagliaio (trunk) di Dragon, dove viene trasportato il carico non pressurizzato. Tuttavia, per CRS-23, nessun carico utile è stato trasportato nel trunk di Dragon e Crew-2 Dragon Endeavour è attualmente attraccato alla porta zenit di IDA-3. Quindi, invece di attraccare a IDA-3, C208-2 si è agganciato a IDA-2, poiché era l'unico boccaporto disponibile. CRS-23 è la terza missione nell'ambito del contratto CRS2 di SpaceX con la NASA, in cui vengono utilizzati i veicoli Cargo Dragon 2. Il veicolo spaziale Cargo Dragon 1 è stato ritirato dopo il CRS-20, l'ultimo volo previsto dal contratto CRS iniziale, e i veicoli Cargo Dragon 2 sono stati resi operativi poco dopo. Ad oggi, ci sono stati un totale di otto voli Dragon 2: quattro voli con equipaggio e quattro voli senza equipaggio.
Nella spettacolare foto ripresa dall'astronauta Thomas Pesquet durante EVA-77, le due Dragon attraccate alla ISS. In alto quella di Crew-2 e dietro Cargo Dragon Crediti: NASA/ESA
Dopo l'attracco e l'apertura del portello, i membri dell'equipaggio della ISS hanno iniziato a utilizzare gli esperimenti portati alla stazione durante il lancio. C208-2 ha portato alla stazione una test dimostrativo per il braccio robotico, esperimenti di volo spaziale per studenti, un imager retinico e altro ancora. Al ritorno, alcuni esperimenti sono rimasti a bordo della ISS mentre altri sono rientrati a casa. Alcuni degli esperimenti rientrati sono:
- Esperimento Ring Sheared Drop (RSD)
- Cellule utilizzate nell'indagine anti-atrofia di JAXA
- Geni nello spazio-8
L'esperimento RSD indaga su come si sviluppano aggregati proteici chiamati fibrille amiloidi senza l'interferenza di un contenitore solido. Le fibrille amiloidi possono essere correlate a malattie come l'Alzheimer, il Parkinson e il diabete di tipo 2. Sulla Terra, gli scienziati devono tenere conto del modo in cui le proteine interagiscono con il contenitore in cui si trovano a causa della gravità, il che può influenzare i risultati dell'esperimento. Nell'ambiente di microgravità sulla ISS, l'esperimento RSD utilizza la tensione superficiale su una goccia di liquido per analizzare le proteine. Nel dispositivo RSD, una singola goccia di liquido contenente proteine è fissata tra due anelli. Un anello ruota mentre l'altro rimane fermo, creando un flusso di taglio. Durante la sua permanenza sulla ISS, l'esperimento RSD ha confermato che il concetto di tensione superficiale testato dal dispositivo RSD funziona per contenere soluzioni proteiche nello spazio. Il fluido testato nello spazio sarà restituito da CRS-23 e analizzato per la formazione di fibrille proteiche e lo sviluppo della struttura delle fibrille in laboratorio. I risultati dello studio RSD potrebbero migliorare notevolmente la nostra comprensione di come si sviluppano e vengono trasportate le fibrille amiloidi. Un altro esperimento che ritorna sulla Terra è l'indagine anti-atrofia della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA). L'indagine verifica come i biomateriali inibiscono l'atrofia muscolare in condizioni di microgravità, tra cui un inibitore della perdita muscolare e un materiale per l'accelerazione della crescita muscolare. Infine, l'esperimento Genes in Space-8 monitora l'espressione dei geni che controllano gli enzimi epatici. La quantità di questi enzimi epatici può variare, influenzando notevolmente il modo in cui il corpo metabolizza alcuni farmaci. Prima di viaggiare verso la ISS, sulla Terra sono stati preparati campioni per l'esperimento. I campioni sono stati lanciati sulla ISS mentre erano congelati e torneranno in un congelatore freddo a bordo del CRS-23. Mentre si trovava sulla ISS, ogni esperimento è stato ripreso e filmato in dettaglio. Alcuni degli esperimenti che ritornano su CRS-23 saranno analizzati rapidamente dopo l'ammaraggio prima che la gravità abbia avuto la possibilità di influenzarli notevolmente. Alcuni esperimenti possono essere portati ai laboratori del Kennedy Space Center per i test subito dopo l'atterraggio. Questa capacità è abbastanza nuova e consente agli scienziati di esaminare i campioni immediatamente dopo il loro ritorno sulla Terra prima che le condizioni del pianeta inizino a influenzare gli esperimenti. Questi esperimenti saranno poi restituiti ai loro laboratori principali per un'analisi più approfondita in seguito.
Nella foto Cargo Dragon CRS-23 appena issato a bordo della nave recupero di SpaceX. Crediti: NASA/SpaceX
In totale, a bordo di CRS-23 rientrato sulla Terra vi erano 2,3 tonnellate di materiali. Infatti, oltre agli esperimenti, si trovavano anche attrezzature non più utilizzate a bordo. Il Dragon C208-2 è stato sganciato dalla ISS giovedì alle 13:12 UTC (le 15:12 italiane). Dopo lo sgancio, Dragon ha eseguito numerose manovre con i suoi propulsori Draco per allontanarsi dalla ISS. Le accensioni dei propulsori hanno anche messo Dragon in un'orbita che è passata sopra la posizione di atterraggio pianificata. Lo sgancio è stato monitorato dai controllori di terra presso il controllo missione SpaceX (MCC-X) a Hawthorne, in California, nonché dai controllori di terra della NASA nel controllo missione presso il Johnson Space Center (MCC-H) a Houston, in Texas. Prima di eseguire l'accensione di uscita dall'orbita, Cargo Dragon ha separato il trunk non pressurizzato, che copre lo scudo termico della capsula. Sebbene il trunk venga lasciato in orbita, questa diminuirà gradualmente nel tempo fino a quando non si brucerà al rientro. Dopo la separazione del trunk, Dragon ha utilizzato una serie di propulsori Draco, che si trovano attorno alla porta di attracco, per eseguire la manovra di uscita dall'orbita. Dopo il completamento dell'accensione, l'ogiva che racchiude il boccaporto di attracco si è richiusa. L'accensione dei motori ha ridotto la velocità di Cargo Dragon e la capsula ha iniziato a diminuire di altitudine fino a quando non ha iniziato a rientrare nell'atmosfera terrestre. Durante il rientro, la capsula si trova con lo scudo termico in avanti, consentendo allo stesso di deviare le condizioni estremamente energiche e calde del rientro, proteggendo la capsula e i suoi preziosi esperimenti. Dopo il rientro, Dragon ha dispiegato una serie di paracadute di frenata dopo aver decelerato a una velocità sufficiente. I paracadute di frenata hanno ulteriormente rallentato il veicolo prima che i quattro paracadute principali si aprissero. I paracadute principali hanno ridotto la velocità di discesa a una velocità sicura per l'ammaraggio. Dopo l'ammaraggio, le squadre su una delle numerose navi di recupero di SpaceX, hanno iniziato a mettere in sicurezza il veicolo e a caricarlo a bordo della nave. Un elicottero, presente sulla nave, ha portato i carichi utili deperibili dalla nave di recupero al Kennedy Space Center per la rapida analisi post-volo. Il carico rimanente verrà scaricato una volta che la nave di recupero e la Dragon torneranno in porto.
Nell'illustrazione la situazione dei veicoli spaziali in visita alla ISS dopo la partenza di Cargo Dragon CRS-23. Crediti: NASA
Il prossimo volo Cargo Dragon è previsto, indicativamente, per il prossimo 4 dicembre. Ricordo che, per circa tre giorni, a metà settembre si sono avute ben tre veicoli Dragon in orbita contemporaneamente! Un vero record per un unico tipo i veicolo spaziale. Infatti, oltre al Cargo Dragon, erano presenti la Crew Dragon di Crew-2 alla ISS e la Cargo Dragon della missione privata Inspiration4. Invece l'arrivo del prossimo veicolo spaziale alla ISS è previsto per il 5 ottobre con la Sojuz MS-19 il cui equipaggio è composto dal cosmonauta Roscosmos Anton Škaplerov, così come i partecipanti al volo spaziale – il regista Klim Šipenko e l'attrice Julija Peresil'd nell'ambito del progetto scientifico ed educativo di "La Sfida". Invece la Dragon per la missione Crew-3 è prevista per il prossimo 30 ottobre con a bordo gli astronauti della NASA Raja Chari e Thomas Marshburn, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea, il tedesco Matthias Maurer, e lo specialista di missione della NASA Kayla Barron.