"Ciascuno degli esperimenti proposti farebbe qualcosa che nessun altro telescopio o missione della NASA può fare, colmando lacune importanti nella nostra comprensione dell'universo nel suo insieme", ha detto Thomas Zurbuchen in una dichiarazione, amministratore associato della NASA per la scienza.
- Aspera è uno SmallSat che studierà l'evoluzione della Via Lattea. Attraverso osservazioni in ultravioletto, esaminerà il gas caldo del mezzo intergalattico e l'afflusso e il deflusso di tale gas dalle galassie.
Il ricercatore principale è Carlos Vargas dell'Università dell'Arizona. - Pandora, è uno SmallSat che osserverà 20 stelle note ed i loro rispettivi esopianeti nella luce visibile e infrarossa. Ha lo scopo di separare i segnali delle stelle da quelli delle atmosfere planetarie, per capire come i cambiamenti nella luce delle prime influenzano le misurazioni spettroscopiche dei secondi. Una problematica davvero importante nella ricerca di pianeti abitabili oltre il Sistema Solare.
La ricercatrice principale è Elisa Quintana del Goddard Space Flight Center della NASA. - StarBurst, è un SmallSat in grado di rilevare i raggi gamma ad alta energia da eventi come le fusioni dei densi resti stellari delle stelle di neutroni.
Ciò fornirebbe preziose informazioni a supporto degli osservatori di onde gravitazionali dagli osservatori sulla Terra.
Con eventi si formano la maggior parte dei metalli pesanti nell'Universo, come l'oro ed il platino. Ad oggi, solo uno di essi è stato osservato simultaneamente nelle onde gravitazionali e nei raggi gamma; StarBurst ne troverebbe fino a 10 all'anno. Il ricercatore principale è Daniel Kocevski del Marshall Space Flight Center della NASA.
- PUEO (Payload for Ultrahigh Energy Observations) è una missione che utilizza palloncini atmosferici lanciati dall'Antartide. Rileverà segnali da neutrini ad altissima energia, particelle che contengono preziosi indizi sui processi astrofisici più energetici, inclusa la creazione di buchi neri e le fusioni di stelle di neutroni.
I neutrini viaggiano indisturbati attraverso l'universo, trasportando informazioni su eventi a miliardi di anni luce di distanza. PUEO sarebbe l'indagine più sensibile mai condotta sui neutrini cosmici ad altissima energia.
Il ricercatore principale è Abigail Vieregg dell'Università di Chicago.
Astrophysics Pioneers ha lo scopo di portare avanti quelle missioni troppo grandi per adattarsi ai cubesat ma che non richiedono le dimensioni e la complessità di programmi satellitari più grandi.
"Attraverso questo programma progettato per attrarre giovani professionisti, abbiamo ricevuto due dozzine di grandi idee da una platea diversificata di innovatori presso università, laboratori di ricerca e centri della NASA", ha affermato Paul Hertz, direttore della divisione astrofisica della NASA presso la sede della NASA a Washington.
Al momento, tutte e quattro le proposte hanno ricevuto finanziamenti fino alla fase "concept review", ossia il periodo di sei mesi dedicato allo studio di massima. Dopodiché subiranno, forse, una nuova scrematura: non sono in competizione tra loro ma sono in concorrenza con il budget fissato a 20 milioni di dollari per ciascuna.
Hertz ha commentato: "È davvero difficile mantenere queste piccole missioni nei ristretti limiti dei costi. Riteniamo probabile che alcune non ce la facciano".
Il programma stesso è un esperimento per la NASA. L'Agenzia non ha mai sollecitato proposte per questo tipo di esperimenti di astrofisica con costi così bassi e con vincoli così stretti. Alcuni dei concetti potrebbero, in seguito a ulteriori studi, richiedere un budget maggiore, il che significa che alla fine non sarebbero stati approvati attraverso il programma Pioneers.