Come giustamente indicato nell'Immagine del Giorno da Marco Di Lorenzo, un razzo Falcon 9 della SpaceX è decollato per lo spazio da Cape Canaveral e venerdì mattina ha dispiegato un satellite per telecomunicazioni turco, la prima di oltre 40 missioni di vettori Falcon programmate quest'anno dalle piattaforme di lancio in Florida e California. La rapida cadenza dei lanci nel 2021, se raggiunta, supererebbe il record di SpaceX di 26 voli Falcon 9 dello scorso anno e competerebbe con il ritmo dei lanci statunitensi durante i primi decenni dell'era spaziale. Il primo lancio è stata una missione con il vettore Falcon 9 per consegnare in orbita il satellite per comunicazioni Turksat 5A, di proprietà turca, costruito da Airbus. Il Falcon 9 è stato lanciato regolarmente, dopo un ritardo di oltre 45 minuti per valutare la preparazione di una stazione di monitoraggio in Gabon. Il lancio alla fine è stato eseguito senza l'antenna di localizzazione e il Falcon 9 ha acceso i suoi nove motori principali Merlin 1D per decollare dalla rampa 40 della Cape Canaveral Space Force Station alle21:15 locali di giovedì (le 3:15 italiane del 8 gennaio). Dopo aver effettuato un arco verso est da Cape Canaveral, il Falcon 9 ha sganciato il suo primo stadio dopo circa due minuti e mezzo di volo. Il booster ha quindi iniziato la discesa verso una nave drone di SpaceX parcheggiata a circa 650 chilometri a est di Cape Canaveral, nell'Oceano Atlantico. Mentre il primo stadio mirava a un atterraggio verticale sulla nave drone galleggiante, altre due piccole navi di SpaceX stazionavano nelle acque a valle per recuperare le due semi-ogive del carico utile del Falcon 9. Il primo stadio del Falcon 9, B1060, è atterrato sulla nave drone "Just Reaf the Instruction" nell'Atlantico, circa otto minuti e mezzo dopo il decollo, completando il quarto viaggio nello spazio e ritorno del razzo riutilizzabile. Si è trattato della 74esima volta che un razzo orbitale ritornava ed atterrava in sicurezza dopo un lancio, la 21esima consecutiva. Si è trattato anche del 103esimo lancio di successo di un Falcon 9 su 104 tentativi, dei quali ben 50 utilizzando primi stadi usati.
Nella foto i nove motori Merlin 1D del primo stadio del Falcon 9 a piena potenza. Credit: SpaceX
Nel frattempo, il secondo stadio del Falcon 9, eseguiva due accensioni del motore prima di rilasciare il satellite Turksat 5A in un'orbita di trasferimento ellittica "supersincrona", circa 33 minuti dopo il decollo. I dati di tracciamento militari statunitensi hanno indicato che il razzo Falcon 9 ha rilasciato Turksat 5A in un'orbita compresa tra i 286 ed i 55.000 chilometri di altitudine, con un'inclinazione di 17,66 gradi sull'equatore.
I responsabili turchi hanno confermato che le squadre di terra hanno ricevuto i primi segnali radio dal Turksat 5A dopo il lancio, consentendo ai controllori di iniziare le verifiche post-lancio. Turksat 5A, con un peso al lancio di circa 3.400 chilogrammi, dispiegherà i suoi pannelli solari che generano energia ed estenderà i pod articolati che sostengono i propulsori al plasma, che porteranno lentamente l'orbita del satellite a un'altitudine geostazionaria di oltre 36.000 km sopra l'equatore. A quell'altitudine, Turksat 5A orbiterà attorno alla Terra alla stessa velocità di rotazione del pianeta. La fase di innalzamento dell'orbita della missione durerà circa quattro mesi. I propulsori elettrici sono più efficienti nei consumi rispetto ai tradizionali motori a razzo a propellente liquido, ma producono meno spinta.
Nella foto il momento del decollo del Falcon 9 dalla rampa 40 di Cape Canaveral, in Florida. Credit: SpaceX
Secondo Airbus, i propulsori elettrici più efficienti consentiranno a Turksat 5A di mantenere la sua posizione in orbita per più di 30 anni, il doppio della durata media di molti grandi satelliti per le comunicazioni. Secondo la compagnia turca il satellite entrerà in servizio, entro la metà dell'anno, lungo l'equatore a 31 gradi di longitudine est, dove i suoi 42 transponder in banda Ku raggiungeranno i clienti Turksat in Turchia, Medio Oriente, Europa, vaste aree dell'Africa, Mediterraneo, Mar Egeo, e il Mar Nero. Turksat 5A diventerà il satellite più potente della flotta di Turksat, secondo Hasan Huseyin Ertok, vicedirettore generale dell'azienda. Aiuterà anche a garantire i diritti sulle frequenze turche allo slot di 31 gradi est, dove un satellite di proprietà turca non è operativo dal 2010. Turksat ha assegnato, nel novembre 2017, i contratti, rispettivamente, ad Airbus e SpaceX, per la costruzione e il lancio dei satelliti Turksat 5A e Turksat 5B. Questo a seguito di un incontro tra il fondatore ed Amministratore Delegato di SpaceX Elon Musk con il presidente turco Recep Tayyip Erdoğan. Il lancio del satellite Turksat 5B, che ospiterà un sistema di comunicazione in banda Ka, è previsto per il lancio, sempre da Cape Canaveral, nella seconda metà di quest'anno. "Il nostro obiettivo principale è la Turchia, quindi il satellite è puntato sulla Turchia, ma la sua copertura si estende sull'intera Europa, la maggior parte del Nord Africa, ed a est andiamo fino al Kazakistan. Nella regione africana, abbiamo la maggior parte dell'Africa subsahariana e anche il Sud Africa," ha dichiarato Ertok riferendosi all'area di copertura di Turksat 5A. "Siamo in grado di fornire un servizio satellitare a chiunque in quell'area di copertura," ha aggiunto. "Può essere un servizio dati, il che significa trasferire i dati da un punto a un altro, oppure può essere un servizio di trasmissione televisiva." Mentre Turksat vende servizi a clienti commerciali, uno dei principali clienti dell'azienda è il governo turco. I satelliti Turksat hanno supportato una serie di operazioni civili e militari turche. Ertok ha affermato che Turksat 5A fornirà un "servizio migliore con un prezzo migliore per i nostri clienti, ed al nostro governo. Quindi sarà un satellite importante per noi e per il nostro futuro."
Nell'illustrazione artistica il satellite Turksat 5A in orbita terrestre. Credit: Turksat
Ma alla SpaceX non si fermano e, nel frattempo, si stanno già preparando per il loro prossimo lancio di Falcon 9, previsto a metà gennaio, da Cape Canaveral. Quella missione, che SpaceX chiama Transporter 1, consegnerà numerosi piccoli satelliti commerciali e governativi in orbita. Altri due lanci di Falcon 9 con i satelliti a banda larga Starlink di SpaceX sono programmati più tardi, a gennaio o all'inizio di febbraio. Elon Musk, fondatore ed Amministratore Delegato di SpaceX (da gennaio anche l'uomo più ricco al mondo con 187 miliardi di dollari di capitale), ha dichiarato a ottobre che la società ha pianificato fino a 48 missioni (fra Falcon 9 e Falcon Heavy) nel 2021 da tre distinte rampe presso la Cape Canaveral Space Force Station, il Kennedy Space Center della NASA e la Vandenberg Air Force Base, in California. I responsabili di SpaceX hanno l'ambizione di lanciare lotti di satelliti Internet Starlink una volta ogni due settimane, quando le pause tra le altre missioni dell'azienda consentiranno ai manager di aggiungere un volo alla lista dei Falcon 9. Oltre alle missioni Starlink, SpaceX ha quest'anno almeno 20 voli Falcon 9 e Falcon Heavy per clienti esterni. Questi includono due lanci di Falcon 9 con missioni Crew Dragon - sotto contratto con la NASA - per trasportare quattro astronauti alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per spedizioni di sei mesi. È prevista anche una missione commerciale Crew Dragon di durata più breve prevista per il lancio alla fine del 2021 con Axiom, una compagnia spaziale privata, per traghettare quattro passeggeri paganti da e verso la stazione spaziale. Fra questi passeggeri vi dovrebbe essere anche il famoso attore statunitense Tom Cruise. SpaceX prevede inoltre di lanciare fino a tre missioni automatiche di rifornimento Dragon alla stazione spaziale nel 2021, una sonda per asteroidi e un telescopio spaziale a raggi X per la NASA. Ci sono anche almeno due voli del razzo pesante Falcon Heavy di SpaceX pianificati quest'anno con carichi utili militari statunitensi.
Nell'immagine li primo stadio appena atterrato sulla chiatta JRTI di SpaceX. Credit: SpaceX webcast
Insomma un anno veramente intenso per la compagnia californiana, senza dimenticare dei progressi che, nel frattempo, avvengono al sito privato della SpaceX a Boca Chica, nell'estrema costa meridionale del Texas, dove si testano i prototipi del rivoluzionario sistema Starship che, su queste pagine, seguiamo assiduamente.