Un Polar Satellite Launch Vehicle (PSLV) è decollato sabato 7 novembre con a bordo il satellite indiano per le immagini radar EOS-1 e nove carichi utili secondari forniti da Stati Uniti, Lussemburgo e Lituania. Si tratta del primo lancio orbitale del 2020 dell'India dovuto, soprattuto, per colpa dei ritardi causati dalla pandemia da coronavirus. Il razzo PSLV-DL, alto 44,5 metri, è decollato alle 15:11 locali (le 10:42 italiane) dal Centro Spaziale Satish Dhawan di Sriharikota, situato nella costa est dell'India, a circa 80 km a nort di Chennai. I responsabili della Indian Space Research Organisation (ISRO, l'agenzia spaziale del Paese) avevano rinviato il decollo del PSLV di 10 minuti a causa di una minaccia di fulmini al sito di lancio. Ma il conteggio è poi ripreso regolarmente fino al regolare decollo. I due booster a propellenti solidi e lo stadio principale, anche questo a propellenti solidi, si sono accesi staccando il vettore dalla rampa e spingendolo verso il cielo. A due minuti dal decollo i due booster e lo stadio principale hanno terminato il loro lavoro e sono stati sganciati, seguiti dall'accensione del secondo stadio a propellenti liquidi, poi dal terzo a propellenti solidi ed infine dal quarto, di nuovo a propellenti liquidi. Solo a quel punto, a meno di 20 minuti dal decollo, i 10 satelliti sono stati rilasciati in orbita terrestre ad una quota di circa 575 km. Le immagini in diretta hanno mostrato il rilascio del satellite EOS-1 dal quarto stadio del razzo. Alcuni minuti dopo anche gli altri piccoli nove carichi utili sono stati rilasciati e l'agenzia spaziale indiana ha dichiarato il successo della missione con l'inserimento nell'orbita prevista. La missione di sabato, designata PSLV-C49, segna il 51esimo volo del vettore fin dal 1993.

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II razzo vettore indiano PSLV-C49 sulla rampa di lancio del Satish Dahwan. Credit: ISRO 

Il satellite EOS-1, appena rilasciato, ha immediatamente aperto i propri pannelli solari per iniziare a generare elettricità e, subito dopo, l'antenna radar a disco dal diametro di 3,6 metri di diametro. L'antenna era ripiegata per poter essere inserita all'interno dell'ogiva del razzo. Conosciuto formalmente come RISAT 2BR2, EOS-1 è un veicolo di sorveglianza radar, che andrà a raggiungere altri due satelliti simili lanciati dall'India nel maggio e dicembre 2019. Il satellite sarà utilizzato per applicazioni in agricoltura, foreste e supporto nella gestione dei disastri. EOS-1 si pensa sarà simile ai RISAT 2B e RISAT 2BR1 lanciati lo scorso anno e quindi con una vita operativa di almeno cinque anni. A bordo del satellite vi è uno strumento radar sintetico in banda X capace di risolvere strutture sulla superficie terrestre, senza distinzioni fra il giorno e la notte o le condizioni meteorologiche. ISRO non ha fornito ulteriori informazioni sulla risoluzione radar dei satelliti RISAT perché, viste le capacità dei radar in banda X, le immagini ottenute possono essere utilizzate anche per scopi militari e di intelligence. L'orbita inclinata di 37° selezionata per il satellite EOS-1 non permette di fornire copertura globale radar, ma tuttavia offre passaggi regolari sopra i territori indiani e del vicino Pakistan, da lungo tempo, per l'India, un rivale strategico nella regione.

Altri nove piccoli satelliti sono stati inseriti in orbita assieme al veicolo EOS-1. Fra i piccoli satelliti vi sono quattro CubeSat della Kleos Space del Lussemburgo, che prevede una costellazione di 20 veicoli spaziali per monitorare le trasmissioni radio in tutto il mondo. I primi quattro satelliti sono conosciuti come Kleos Scouting Mission. Kleos dice che i satelliti saranno in grado di captare e geo-localizzare le trasmissioni in frequenza radio, fornendo i dati sensibili per le attività marittime e di intelligence per i clienti commerciali e governativi. La compagnia ha sottolineato che lo Stretto di Hormuz, il Mar Cinese Meridionale e le coste occidentali Africane sono siti di potenziale interesse per i loro satelliti.

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Nella foto il satellite RISAT-2 durante le fasi di integrazione. Credit: ISRO 

A bordo del razzo vi sono anche quattro CubeSat Lemur-2 della società Spire, una compagnia di San Francisco che opera una flotta di piccoli satelliti commerciali che seguono il traffico marittimo e raccolgono dati meteorologici. La Spaceflight, una società dello Stato di Washington si è occupa di trovare i voli per gli 8 piccoli satelliti Kleos e Spire. L'ultimo piccolo satellite lanciato sabato è il CubeSat R2 della NanoAvionics della Lituania, una missione dimostrativa.

I responsabili di lancio del Satish Dhawan erano stati costretti, agli inizi di quest'anno, a fermare quasi del tutto le attività a causa dell'epidemia di coronavirus. Le restrizioni ai viaggi imposte dal governo indiano avevano reso difficile preparare le missioni spaziali previste per il resto dell'anno. Missioni di questo genere, con campagne di lancio nelle quali ingegneri, tecnici, assistenti ed impiegati di ogni tipo si muovono fra i diversi centri e le attività di assemblaggio che devono essere svolte al sito di lancio diventano impossibili senza una libertà di movimento. Dopo il successo di sabato la ISRO ha programmato una serie di missioni da tenersi nelle prossime settimane. Un altro PLSV potrebbe essere lanciato prima della fine dell'anno per l'invio in orbita di un satellite indiano per le telecomunicazioni, il GSAT-12R, seguito dal debutto del nuovo Small Satellite Launch Vehicle (SSLV). Infine è previsto anche un lancio del più potente Geosynchronous Satellite Launch Vehicle (GSLV).

 

Fonti:
ISRO: https://www.isro.gov.in/launcher/pslv-c49-eos-01
SpaceflightNow: https://spaceflightnow.com/2020/11/07/indian-pslv-deploys-10-satellites-in-first-launch-since-start-of-pandemic/
Spacenews: https://spacenews.com/india-back-in-action-with-launch-of-earth-observation-satellite-nine-rideshare-small-sats/