La storica missione 63 si avvia alla conclusione: dopo 2 mesi di permanenza sulla ISS, durante i quali i due astronauti NASA hanno condotto esperimenti scientifici ed attività extraveicolari insieme ai loro 3 colleghi, è giunto il momento del rientro a Terra. La manovra in corso concluderà il collaudo con equipaggio per la navicella di Space-X, iniziato lo scorso 30 Maggio con l'indimenticabile decollo del Falcon-9 dal complesso di lancio 39A di Cape Canaveral.

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Un fotogramma della diretta mostra i due astronauti davanti agli schermi della Crew Dragon, poco prima del distacco automatico dalla ISS. - Credits: NASA / SpaceX

 Naturalmente, la NASA ha seguito passo per passo la sequenza di eventi, che si sono svolti mentre in Italia era notte. Dopo una diretta con i saluti e il commiato dei due astronauti dal resto dell'equipaggio, Bob e Doug hanno preso posizione nella navicella che si è staccata alle 23:35 GMT (1:35 in Italia).

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L'allontanamento della Crew-Dragon ripreso dalla ISS - Source: NASA TV - Processing: Marco Di Lorenzo

 I seguenti schemi illustrano le varie fasi della separazione e le manovre successive fino al rientro. Come si vede, dopo la piccola spinta iniziale, ci sono stati altri tre "depart burn", uno a 5 minuti dal distacco, gli altri due alle 02:27 e alle 03:14 ora italiana. Essi hanno portato la navicella a volare 10 km sopra la ISS e a questa situazione si riferisce l'ultima immagine nel collage qui sopra, in basso a destra, ripresa tramite teleobiettivo.

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Source: NASA / SpaceX - Processing: Marco Di Lorenzo

 Dopo la fase di "departure", una serie ulteriore di accensioni porterà la navicella a sincronizzare la sua orbita con la traiettoria prevista per il rientro nella zona desiderata ("Phasing burns") e solo allora il modulo posteriore disabitato ("trunk") si separerà dal modulo di rientro ovvero la navicella vera e propria. Questo pezzo andrà a perdere bruciando in atmosfera mentre la Crew-Dragon effettuerà 5 minuti dopo la spinta finale di "deorbit". Il decadimento orbitale si svolgerà sul Pacifico meridionale e l'ingresso in atmosfera avverrà sull'America centrale; l'attrito con l'aria rallenterà la navicella fino a poter aprire i paracadute; i primi due, detti "drogue parachutes", si apriranno a circa 5500 metri d'altezza mentre i quattro paracadute principali si dispiegheranno a 2000 metri, permettendo alla navicella di ammarare a una velocità di 7,5 m/s nel Golfo del Messico, al largo di Pensacola (Florida) dove verrà recuperata da imbarcazioni apposite.

 Lo "splash-down" è previsto alle 20:41 ora italiana, 52 minuti dopo il de-orbit.

 Una curiosità riguarda il software con cui è avvenuta la manovra automatica; come si vede nello cattura qui sotto, a sinistra, la sua interfaccia ricorda davvero quella del simulatore messo a disposizione da Space-X qualche tempo fa sul suo sito, di cui abbiamo parlato.

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Source: NASA TV - Processing: Marco Di Lorenzo

 Il video della intera manovra può essere rivisto a questo link ed in fondo al post.