Il cosmonauta russo Oleg Skripočka e gli Ingegneri di Volo della NASA Jessica Meir e Andrew Morgan hanno lasciato la Stazione Spaziale Internazionale (ISS) e sono atterrati nelle steppe del Kazakistan nelle prime ore di venerdì 17 aprile 2020. Il loro rientro è avvenuto in un mondo a loro poco familiare, stretto nella morsa della pandemia che li forzerà a proseguire il loro isolamento sociale che avevano sperato di poter finalmente lasciare.
"È un po' surreale pensare che stiamo tornando indietro, soprattutto vista la situazione che si sta svolgendo sul campo," aveva dichiarato l'ingegnere di volo Jessica Meir a un giornalista mercoledì. “Sembra che stiamo tornando su un pianeta completamente diverso. Quindi sarà sicuramente un'esperienza interessante per noi. " A causa della pandemia Covid-19 vi sono restrizioni nei viaggi e protocolli di sicurezza con i quali gli astronauti si sono dovuti misurare subito appena scesi dalla capsula. I due astronauti americani sono stati infatti imbarcati su un elicottero e sottoposti ad un lungo volo per ritornare al sito di lancio di Baikonur e, da qui, un viaggio di tre ore in auto per raggiungere l'aeroporto più vicino, a Kyzlorda. Qui un aereo della NASA li ha imbarcati per riportarli direttamente a casa, al Johnson Space Center di Houston, Texas.
Skripočka, comandante del veicolo spaziale Sojuz MS-15/61, che ha riportato i tre sulla Terra, ha affrontato un viaggio in qualche modo più semplice. Infatti egli ha preso un jet russo al cosmodromo per un volo diretto a Città delle Stelle, vicino Mosca.
Nella foto la capsula inclinata sul lato appena raggiunta dalle squadre di supporto.
Crediti: NASA/GCTC/Andrey Shelepin
Il lungo viaggio dei tre verso la Terra era iniziato alle 9:53 p.m. EDT del 16 aprile (le 3:53 italiane di venerdì 17) quando Skripočka, Meir e Morgan si sono staccati dal portello posteriore del modulo russo Zvezda, lasciando l'astronauta Chris Cassidy ed i cosmonauti Anatolij Ivanišin e Ivan Vagner da soli a bordo del complesso orbitale. Skripočka e Meir erano stati lanciati assieme lo scorso 25 settembre assieme all'ospite degli Emirati Arabi Uniti, che poi era rientrato sulla Terra otto giorni dopo. Morgan invece, che ha volato sull'avamposto con un equipaggio differente il 20 luglio scorso, ha preso il posto del cosmonauta ospite per il viaggio di ritorno. Dopo il distacco e l'allontanamento a distanza di sicurezza, Skripočka ha monitorato l'accensione automatica di 4 minuti e 41 secondi del motore della capsula, che ha rallentato la nave spaziale di circa 460 km/h, quel tanto che bastava per far si che la l'orbita si abbassasse fino ad entrare nell'atmosfera terrestre. L'atterraggio, con il supporto del grande paracadute e dei retrorazzi, è avvenuto alle ore 11:16 locali (le 7:16 italiane) nella steppa del Kazakistan, vicino alla città di Dzhezkazgan. La capsula si è poggiata di lato ma è stata immediatamente raggiunta dalle squadre di recupero della Roscosmos ma più piccola del solito, solo otto elicotteri, invece degli usuali 12. La squadra inoltre è stata costretta ad utilizzare Baikonur come base, lontana circa 400 km, a causa delle restrizioni ai viaggi dei Kazakistan. La squadra ridotta non comprendeva i soliti complementi di personale ed attrezzature e la discesa della Sojuz, di solito seguita in diretta sul canale satellitare della NASA, non è stata trasmessa. Comunque, le immagini dell'atterraggio si sono viste sugli schermi del centro controllo di Mosca ed hanno mostrato l'equipaggio rilassato e sdraiato confortevolmente sulle poltrone poste vicino al modulo di discesa, sorridendo e chiacchierando con il personale di supporto mentre i medici compivano i primi rapidi controlli medici.
Nella foto i tre astronauti, ancora all'interno della capsula, appena dopo l'apertura del portello.
Crediti: NASA/GCTC/Andrey Shelepin
Con l'atterraggio Morgan ha trascorso 272 giorni nello spazio durante questo suo primo volo, ha partecipato a sette passeggiate spaziali nel corso della sua missione estesa (per un totale di 45 ore e 48 minuti), compiuto 4.352 orbite attorno alla Terra e percorso l'equivalente di 185 milioni di km. La permanenza estesa di Morgan contribuirà a migliorare la conoscenza sulle risposte del corpo umano ai voli spaziali di lunga durata, attraverso i vari esperimenti che egli ha supportato.
Skripočka e Meir, quest'ultima ha partecipato a tre attività extra-veicolari tutte femminili, hanno trascorso 205 giorni a bordo dell'avamposto orbitale. Skripočka, al suo terzo volo spaziale, ha raggiunto un totale di 536 giorni in orbita.
Una volta espletati i primi controlli medici, tutti e tre gli astronauti hanno volato su elicotteri diversi verso Baikonur, dove si sono salutati e diretti alle loro rispettive destinazioni. Una volta ad Houston, Meir e Morgan trascorreranno la loro prima settimana in una quarantena ulteriore, come precauzione di sicurezza, utilizzando gli appartamenti per gli equipaggi del Johnson Space Center. Questo perché gli astronauti che ritornano sulla Terra dopo un volo di lunga durata possono mostrare un sistema immunitario leggermente indebolito. A causa del coronavirus, questo si aggiunge ai rischi degli astronauti rientrati.
Con la partenza di Skripočka, Meir e Morgan è iniziata ufficialmente la missione di Spedizione 63 con l'astronauta NASA Cassidy con il ruolo di comandante ed i due cosmonauti della Roscosmos Ivanišin e Vagner come Ingegneri di Volo. E' previsto che i tre saranno a bordo della stazione per dare il benvenuto agli astronauti NASA Robert Behnken e Douglas Hurley, i primi astronauti ad essere lanciati dal suolo americano verso la stazione spaziale fin dal 2011, con il volo di prova Demo-2 della SpaceX, attualmente previsto il 27 maggio.
Nella foto l'equipaggio di Sojuz MS-15 finalmente all'aperto.
Crediti: NASA/GCTC/Andrey Shelepin
Nonostante le restrizioni al coronavirus, la NASA e SpaceX continuano i preparativi per il lancio degli astronauti Hurley e Behnken alla stazione spaziale a bordo del veicolo spaziale Crew Dragon per la fine di maggio. Supponendo che il volo di prova vada bene, la NASA spera di dare seguito a un volo Crew Dragon operativo da metà a fine estate con a bordo un equipaggio di quattro persone. Questo permetterebbe di scongiurare, dopo il 21 ottobre, l'assenza di astronauti a bordo della ISS. Infatti Cassidy concluderà la propria missione il 21 ottobre e, al momento, non è previsto l'acquisto di altri posti NASA su veicoli Sojuz.
Fonti:
NASA:https://www.nasa.gov/press-release/nasa-astronauts-meir-morgan-crewmate-skripochka-return-from-space-station
SpaceflightNow: https://spaceflightnow.com/2020/04/17/soyuz-with-crew-of-three-lands-safely-in-kazakhstan/