L'analisi è una delle dieci commissionata dall'Ente Spaziale Americano per pianificare l'esplorazione planetaria nella prossima decade.

La missione New Horizon, con un sorvolo nel sistema del pianeta nano e del KBO 2014 MU69, l'oggetto più lontano e più primordiale visitato finora, ha prodotto risultati promettenti e convincenti tanto da auspicarsi che ci sia un seguito.
"Siamo entusiasti di avere questa opportunità", ha dichiarato il dott. Carly Howett dello SwRI.
"Il nostro concetto di missione prevede di inviare un singolo veicolo spaziale in orbita attorno a Plutone per due anni terrestri prima di visitare almeno un KBO e un altro pianeta nano".
Ovviamente una permanenza prolungata attorno al pianeta nano ed un paylod mirato, progettato a partire da tutte quelle eccezionali scoperte messe a segno da New Horizons, renderebbero la missione potenzialmente ricca di scienza.

"In uno studio finanziato dallo SwRI che ha preceduto questa nuova analisi finanziata dalla NASA, abbiamo sviluppato un tour orbitale nel sistema di Plutone, dimostrando che la missione era possibile con normali vettori e sistemi di propulsione elettrica esistenti", ha affermato il dott. Alan Stern, ricercatore principale per la missione New Horizons. “Abbiamo anche dimostrato che è possibile utilizzare gli assist gravitazionali della più grande luna di Plutone, Caronte, per sfuggire all'orbita di Plutone e tornare nella Cintura di Kuiper per l'esplorazione di più di KBO come MU69 ed almeno una volta più di un pianeta nano per un confronto con Plutone".

So già che se questa missione ci sarà, diventerà una delle mie preferite. Incrociamo le dita!