L'8 aprile, sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS), si è tenuta una terza attività extra-veicolare (EVA), in meno di un mese, per l'equipaggio di Spedizione 59. Questa volta ad avventurarsi fuori dall'avamposto orbitale sono stati l'astronauta NASA Ingegnere di Volo Anne McClain, con codice di riconoscimento EV-1 e tuta spaziale bianca con striscia rossa, e l'astronauta canadese David Saint-Jacques, EV-2 con tuta spaziale completamente bianca. L'EVA USA-54 è iniziata alle 7:31 a.m. EDT (le 13:31 italiane) quando i due astronauti hanno attivato l'energia dalle batterie delle loro tute spaziali. McClain e Saint-Jacques sono usciti dal modulo di decompressione Quest della ISS ed hanno completato tutti gli obiettivi primari senza grossi problemi. Inizialmente questa terza EVA avrebbe dovuto essere eseguita da Saint-Jacques e dall'astronauta NASA Nick Hague, ma dopo l'annullamento della seconda EVA, quella tutta femminile, c'è stato uno scambio di turno fra Hague e McClain.
Durante quella seconda passeggiata spazialevennero installate altre tre nuove batterie agli ioni di litio (le prime tre erano state sostituite il 22 marzo, nella prima EVA) ma una di esse aveva subito evidenziato un problema. A questo punto i responsabili del controllo missione NASA decidevano di rimuoverla nuovamente, operazione eseguita con il braccio robotico canadese Canadarm2, e rimpiazzarla con una delle vecchie batterie al nickel-idrogeno. Inoltre veniva deciso di sostituire anche il BCDU (Battery Charge-Discharge Unit), ovvero il componente elettronico responsabile della carica e scarica della batteria stessa. L'operazione di scambio è stata eseguito tutta completamente in maniera robotica con i comandi da Terra.
Nell'immagine Saint-Jacques durante l'EVA USA-54. Credit: NASA/TV
Ma una batteria di quelle nuove ne sostituisce due di quelle vecchio tipo e quindi era necessaria un'attività extra-veicolare umana per rimuovere la piastra adattatrice, montata durante la prima passeggiata spaziale, e ripristinare così la normale quantità di energia immagazzinata. Kenny Todd, responsabile NASA delle operazioni ed integrazione della stazione spaziale ha dichiarato che la batteria agli ioni di litio guasta verrà abbandonata mentre il BCDU sarà riportato sulla Terra per essere ispezionato e scoprire che cosa non ha funzionato. Una nuova batteria agli ioni di litio sarà inviata alla ISS con un futuro volo cargo ed eventualmente installata al posto delle due vecchie batterie al nickel-idrogeno.
Primo compito quindi di McClain e Saint-Jacques è stato quello di rimuovere la piastra. Una volta eseguito questo compito i due si sono spostati all'estremità del modulo laboratorio Destiny per installare dei cavi di connessione dati che permetteranno l'estensione del collegamento wireless con gli strumenti scientifici che si trovano all'esterno della stazione.
L'ultimo compito importante di oggi è stato poi quello di srotolare dei cavi dal modulo Unity verso il segmento S0 del traliccio principale in modo da poter fornire una sorgente di energia di riserva per il braccio robotico del laboratorio. In questo modo, anche nel caso che uno degli altri punti di fornitura elettrica del braccio si guastasse, sarebbe sempre possibile operare il Canadarm2.
Saint-Jacques ha inoltre lavorato nella parte anteriore della stazione, dove si trova il laboratorio europeo Columbus dove ha installato dei raccordi dove potranno trovare posto altri strumenti scientifici operati in remoto. Egli ha inoltre installato un secondo raccordo ma non è stato in grado di montare l'unità primaria a causa di un'inaspettato problema di interferenze. Egli ha documentato fotograficamente il problema in modo da permettere agli ingegneri a Terra di comprenderlo prima di eseguire una futura passeggiata spaziale.
Nell'immagine l'arrivo del cargo russo Progress MS-11. Credit: NASA/TV
Verso la fine dell'attività extra-veicolare McClain ha avuto un piccolo problema con dell'umidità che si è addensata nel visore del casco. Ma l'astronauta ha confermato che non vi erano segni di perdite d'acqua che avrebbero potuto metterla a rischio ed è rientrata, assieme a Saint-Jacques, regolarmente all'interno della stazione.
L'attività extra-veicolare è durata, complessivamente, sei ore e 29 minuti e si è trattato della 216esima condotta fin dal 1998 per l'assemblaggio e manutenzione della Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il tempo cumulativo delle EVA dedicate alla stazione ha raggiunto così i 56 giorni, 10 ore e 53 minuti.
Intanto proseguono le missioni verso l'avamposto orbitale. Il 4 aprile scorso un veicolo cargo Progress (MS-11) è stato lanciato con un razzo Soyuz da Baikonur, in Kazakhstan, ed ha attraccato, circa 3 ore e mezza dopo, alla ISS portando rifornimenti all'equipaggio della stazione spaziale. A bordo circa 1.530 kg. di propellenti, 1.413 kg. di vari rifornimenti nel compartimento pressurizzato, 420 kg. di acqua e 47 kg. di ossigeno ed aria. Ma questa è solo la prima di tre missioni cargo che si terranno entro un paio di settimane.
Il 17 aprile prossimo un veicolo cargo Cygnus della Northrop Grumman, NG-11, decollerà dalla base di lancio di Wallops Island, in Virginia, grazie ad un razzo vettore Antares 230. Infine, il 25 aprile, un veicolo cargo Dragon, CRS-17, della SpaceX, partirà a bordo di un Falcon 9 dalla rampa 40 di Cape Canaveral, in Florida.
Fonti:
SpaceflightNow:https://spaceflightnow.com/2019/04/08/astronauts-venture-outside-for-more-space-station-battery-work-cable-installations/-https://spaceflightnow.com/2019/04/04/progress-cargo-freighter-readied-for-fast-track-space-station-delivery/
NASASpaceflight:https://www.nasaspaceflight.com/2019/04/astronauts-begin-spacewalk-replace-stations-batteries/