Il 15 marzo 2019, alle ore 12:14 locali (le 20:14 italiane), è decollato dalla Area 1 Rampa 5 del Cosmodromo di Baikonur, nel Kazakhstan, il razzo vettore russo Soyuz-FG con la capsula Soyuz MS-12/58S. A bordo del veicolo spaziale tre astronauti: il Comandante Alexey Ovchinin della Roscosmos, e gli Ingegneri di Volo della NASA Tyler “Nick” Hague e Christina Koch.
Il nuovo equipaggio "Expedition 59" della ISS.- Credits: NASA/Robert Markowitz
Dopo il perfetto decollo la Soyuz si è inserita in una traiettoria che l'ha portata, in appena sei ore, quattro orbite, all'appuntamento con la ISS. Ovchinin, Hague e Koch hanno attraccato al modulo Rassvet della stazione spaziale alle 9:01 p.m. (le 3:01 italiane di sabato). I portelli fra i due veicoli spaziali sono stati aperti circa due ore dopo dando inizio, ufficialmente, a Spedizione 59.
I tre nuovi arrivi sono stati accolti calorosamente dai membri dell'equipaggio della stazione: il Comandante Oleg Kononenko di Roscosmos e gli Ingegneri di Volo Anne McClain della NASA e David Saint-Jacques dell'Agenzia Spaziale Canadese CSA. Così l'equipaggio dell'avamposto orbitale ritorna al completo, con sei astronauti, dopo che per gli ultimi 85 giorni i tre occupanti erano rimasti da soli in orbita.
Di solito la stazione ospita un equipaggio di sei persone per volta ma questa rotazione è stata interrotta bruscamente lo scorso 11 ottobre, quando un razzo Soyuz, proprio con Ovchinin e Hague a bordo, subì un guasto catastrofico ad appena due minuti dal lancio. Uno dei quattro booster laterali a combustibile liquido, nel cruciale momento della separazione, aveva urtato il nucleo centrale del razzo. Era entrato subito in funzione il sistema di salvataggio automatico che aveva accelerato la capsula con l'equipaggio e l'aveva allontanata dal razzo ormai senza controllo. Ovchinin e Hague avevano raggiunto un'altezza di quasi 80 km prima di atterrare sani e salvi a circa 400 km dal sito di lancio.
Nell'immagine il decollo del razzo Soyuz con il nuovo equipaggio per la ISS. Credit: NASA TV/Roscosmos
Il problema al razzo era stato risolto ed aveva permesso il lancio successivo, quello di Kononenko, Saint-Jacques e McClain, che erano decollati regolarmente il 3 dicembre. Ma, a questo punto, il flusso di astronauti verso la ISS, aveva dovuto essere riprogrammato.
La Soyuz MS-12/58S, lanciata venerdì avrebbe dovuto infatti essere lanciata originariamente ad aprile con il Comandante Oleg Skripochka, un cosmonauta degli Emirati Arabi e Koch, che era stata addestrata come Ingegnere di bordo, o co-pilota. Ma a causa dell'incidente, il volo era stato spostato e veniva data una nuova opportunità di volo ad Ovchinin e Hague a cui, a questo punto, si sarebbe unita Koch. L'astronauta NASA, al suo primo volo, è un'ingegnere che ha svolto ricerche in Antartico ed ama le scalate.
Il nuovo equipaggio al completo dovrà affrontare le prime settimane sull'avamposto molto impegnative. Sono previste infatti tre passeggiate spaziali, pianificate verso la fine del mese, per installare delle nuove batterie per i pannelli solari della ISS ed eseguire aggiornamenti e manutenzione delle stesse. Hague e McClain eseguiranno la prima uscita il 22 marzo per sostituire le batterie mentre McClain, questa volta in coppia con Koch ne eseguiranno una seconda una settimana dopo. Hague e Saint-Jacques condurranno la terza EVA l'8 aprile.
Nel 1984 la cosmonauta Svetlana Savitskaya fu la prima donna ad eseguire un'attività extra-veicolare. Da allora dodici donne americane hanno seguito i suoi passi, a partire dall'astronauta Kathryn Sullivan, durante la missione dello Space Shuttle Challenger, STS-41G, nell'ottobre 1984. McClain e Koch saranno la tredicesima e quattordicesima a volare all'esterno di un veicolo spaziale e la prima coppia tutta femminile.
Nella foto la Soyuz MS-12 in arrivo alla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Credit: David Saint-Jacques
Oltre alle passeggiate spaziali, l'equipaggio della stazione dovrà eseguire, nei sei mesi di permanenza sulla ISS, circa 250 esperimenti in vari campi scientifici e la manutenzione ordinaria dell'avamposto orbitale. Fra questi esperimenti ve ne sono alcuni degni di nota: uno strumento che simula la struttura e le funzioni di un organo umano, robot capaci di volare liberamente e la misurazione della distribuzione dell'anidride carbonica sulla Terra.
Inoltre l'equipaggio dovrà eseguire lo scarico di ben sei veicoli cargo – due Progress russe, due Dragon di SpaceX, un cargo Cygnus di NGIS ed un HTV del Giappone.
Gli astronauti saranno anche a bordo della stazione durante il primo volo di prova senza equipaggio della capsula CST-100 Starliner di Boeing, il cui arrivo sulla ISS è previsto ad aprile.
Kononenko, Saint-Jacques e McClain dovrebbero rientrare sulla Terra il 25 giugno, dopo aver trascorso 203 giorni nello spazio. Ovchinin, Hague e Koch avranno così la stazione tutta per loro fino al 6 luglio quando un nuovo equipaggio arriverà. Si tratterà della Soyuz MS-13/59S comandata dal cosmonauta Alexander Skvortsov, l'astronauta Drew Morgan della NASA e l'italiano Luca Parmitano dell'ESA.
Questo volo sarà l'ultimo missione contrattata con la Russia per trasportare astronauti americani durante la transizione della NASA verso le navi spaziali commerciali realizzate da SpaceX e Boeing. La SpaceX ha lanciato il proprio veicolo Crew Dragon in un volo senza equipaggio lo scorso 2 marzo e potrebbe essere pronta ad inviare i primi astronauti a metà dell'estate.
Hague e Koch si sono addestrati per gli attracchi di Crew Dragon e Starliner, una pietra miliare che Hague definisce “veramente un grande passo”, che permetterà alla NASA di terminare la dipendenza dalle Soyuz russe per il trasporto di astronauti da e per la stazione spaziale che si prolunga ormai da oltre sette anni.
Ma la NASA si è cautelata. L'agenzia sta acquistando due ulteriori sedili di Soyuz, uno per l'autunno e l'altro per la prossima primavera, in modo da assicurarsi che gli astronauti degli Stati Uniti possano raggiungere la stazione anche se il programma commerciale equipaggio subisse ritardi ulteriori.
Nella foto l'equipaggio al completo di Spedizione 59 a bordo dellaStazione Spaziale Internazionale (ISS). Credit: NASA/TV
Comunque vada Ovchinin, Hague e Koch dovrebbero rientrare sulla Terra il 3 ottobre concludendo una missione di 204 giorni.
Ovchinin è al suo terzo volo nello spazio, Hague al suo secondo mentre Koch è al debutto. Tutti e tre gli astronauti NASA che si trovano adesso a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) sono stati selezionati dall'Agenzia con il bando del 2013.
Fonti:
NASA: https://www.nasa.gov/press-release/nasa-astronauts-hague-koch-arrive-safely-at-space-station
https://www.nasa.gov/mission_pages/shuttle/shuttlemissions/archives/sts-41G.html
SpaceflightNow:https://spaceflightnow.com/2019/03/15/space-station-crew-back-at-six-with-successful-soyuz-docking/