Negli ultimi giorni è serpeggiata una notevole preoccupazione per le mirabolanti evoluzioni orbitali di un satellite militare russo, denominato "Inspector" (nome in codice Cosmos 2523); vediamo di capire di che si tratta.

 Durante la recente conferenza mondiale sul disarmo di Ginevra, il dipartimento della difesa americano non ha nascosto le sue apprensioni e, tramite un discorso tenuto al dalla dottoressa esperta di armamenti Yleem Poblete, ha dichiarato: "nell'ottobre dello scorso anno il Ministero della Difesa russo ha schierato un oggetto spaziale che sostenevano essere un 'ispettore degli apparati spaziali', ma il suo comportamento in orbita era incoerente con qualsiasi cosa vista prima [...], incluse altre attività satellitari russe di ispezione. Siamo preoccupati di ciò che sembra essere un comportamento molto anormale [...], non sappiamo per certo di cosa si tratta e non c'è modo di verificarlo. Le intenzioni russe riguardo a questo satellite non sono chiare e sono ovviamente uno sviluppo molto preoccupante, specialmente se considerate insieme alle dichiarazioni del comandante della Forza Spaziale russa, secondo cui 'assimilare [nuovi] prototipi di armi è un compito fondamentale delle forze aerospaziali'". 

 Anche se la rappresentante governativa americana non ha specificato il nome del satellite, gli osservatori hanno dedotto che si tratta del satellite "padre" Cosmos 2519 e dei suoi figli Cosmos 2521 e 2523. Il veicolo principale (una sorta di "piattaforma" con all'interno altri veicoli), venne lanciato il 23 giugno 2017 dalla base missilistico-spaziale di Plesetsk (o Pleseck), 800 km a nord di Mosca; inserito su un'orbita bassa retrograda quasi polare, nei giorni successivi al lancio ha effettuato piccole manovre di aggiustamento della quota e dell'inclinazione orbitali (Fig.1a) ma, almeno all'inizio, non ci sono state particolari stranezze.

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Fig.1 : evoluzione integrale dell'orbita del satellite "piattaforma" Cosmos 2519 - Data source: NORAD/Celestrak/T.S.Kelso - Processing: M. Di Lorenzo

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Fig.1a: variazioni iniziali dell'orbita del satellite "piattaforma" Cosmos 2519, prima del distacco del satellite figlio - Data source: NORAD/Celestrak/T.S.Kelso - Processing: M. Di Lorenzo

 Le cose hanno cominciato a complicarsi il 23 agosto 2017, quando il Ministero della Difesa russo ha rilasciato un comunicato stampa che recitava: "Oggi, un veicolo spaziale di piccole dimensioni si è separato dalla piattaforma spaziale per ispezionare le condizioni del satellite russo". In pratica, un satellite "figlio", poi denominato Cosmos 2521, si era separato dalla piattaforma, allontanandosene di circa 300 km e riavvicinandosi il 4 Settembre fino a 10 km dal Cosmos 2519 (poi divenuti 2 km); in Fig.2 si vede come sia rimasto alla stessa quota fino a metà febbraio per poi effettuare alcune manovre di modifica contenuta della quota.

 Ma non finisce qui: due mesi dopo, il 26 ottobre, le forze spaziali russe hanno proclamato di avere testato con successo un satellite di ispezione in grado di avvicinarsi ad altri veicoli spaziali: "Nelle prove che coinvolgono il controllo del satellite di difesa di manovra, sono stati testati i sistemi di comunicazione terrestre e orbitale e sono stati impiegati metodi che prevedono stime balistiche e nuovi software", ha detto il ministero della Difesa. "Le forze spaziali hanno dimostrato la loro capacità di assicurare il disarmo automatico del satellite dalla piattaforma, il controllo remoto del suo volo e l'attivazione del payload satellitare, inclusi hardware di sorveglianza, trasferimento dei dati verso la Terra e elaborazione dei dati".

 In pratica, era stato liberato dal satellite figlio un ulteriore mini-satellite, ribattezzato "Inspector" (Cosmos 2523). Guardando il grafico relativo ad esso (Fig. 3) esso si sarebbe subito portato circa 40 km più in basso rispetto ai progenitori (ovvero a 320 km) rimanendo poi sempre a quel livello. Questo comportamento non è molto coerente con quanto dichiarato dalle autorità russe; solo negli ultimi giorni, come si vede nel grafico di apertura, il Cosmos2521 si è abbassato fino a raggiungere la quota dell'inspector. Rari picchi "impulsivi" sono stati rimossi dai grafici poichè riguardano una singola misura e sono probabilmente fittizi, dovuti a stime errate dell'orbita.

 Intanto però, nei mesi successivi a questo secondo distacco, il satellite "piattaforma" si è esibito in una serie di insolite manovre, cambiando repentinamente quota ed eccentricità (due delle manovre sono mostrate in Fig.1b). Il culmine di queste grandi manovre è stato lo scorso 5/6 luglio, quando Cosmos 2519 si è prima abbassato gradualmente a poco meno di 280 km di altezza per poi fare un clamoroso "reboost" di 278.5 km in meno di 20 ore, raddoppiandone a quota! Una simile manovra richiede una enorme quantità di combustibile, da aggiungere al già notevole carico utile data la struttura "a matrioska" del satellite!

 

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Fig.1b: abbassamento della quota e temporaneo incremento di eccentricità a cavallo tra il 2017 e il 2018 da parte di Cosmos 2519 - Data source: NORAD/Celestrak/T.S.Kelso - Processing: M. Di Lorenzo

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Fig.1c: variazioni di altezza immediatamente prima e dopo il clamoroso innalzamento del 5/6 luglio - Data source: NORAD/Celestrak/T.S.Kelso - Processing: M. Di Lorenzo

 Tornando al satellite figlio Cosmos 2521, il 20 luglio scorso c'è stato un "de-boost" più energetico dei precedenti, che ha agito soprattutto sulla quota di perigeo ed ha abbassato l'altezza media di 33,5 km, rendendo l'orbita ellittica (come si vede qui sotto). Inoltre, da Novembre a tutto il mese di Aprile si nota come il tasso di decadimento è stato estremamente contenuto, come se il satellite avesse azionato un sistema di compensazione del frenamento atmosferico, magari con un motore a ioni (un pò come faceva il satellite GOCE). Anche l'Inspector mostra un frenamento estremamente contenuto ma, dalla fine di Marzo, il tasso di decadimento esibisce una curiosa oscillazione periodica, con frequenza settimanale, che farebbe pensare a un effetto legato a variazioni di assetto del satellite; tuttavia, dato che l'oscillazione ha anche valori negativi, sembra più probabile che si tratti di un controllo attivo con i propulsori.

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Fig.2: evoluzione integrale dell'orbita del satellite "piattaforma" Cosmos 2519 - Data source: NORAD/Celestrak/T.S.Kelso - Processing: M. Di Lorenzo

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Fig.3: evoluzione integrale dell'orbita del satellite "piattaforma" Cosmos 2519 - Data source: NORAD/Celestrak/T.S.Kelso - Processing: M. Di Lorenzo

 Riguardo al significato di tali manovre a al vero scopo di questo satellite multiplo, numerose sono le ipotesi.

 Ad aprile, il Centro per gli studi strategici e internazionali (CSIS) ha pubblicato un rapporto sulla valutazione delle minacce spaziali che ha identificato la tecnologia spaziale e anti-satellite della Russia come una delle minacce significative per gli Stati Uniti. Il rapporto ripercorreva la storia dell'Unione Sovietica nel campo delle armi anti-satellite, con il trasferimento di un satellite verso un bersaglio per danneggiarlo o distruggerlo, come fattore di vantaggio della Russia nella tecnologia spaziale. Allo stesso modo, un rapporto della Secure World Foundation, sempre a partire da aprile, ha rilevato che la Russia sta investendo molto in "Rendezvous" e "Operazioni di Prossimità" (RPO), ovvero sulla possibilità di avere un sistema per manovrare intorno a satelliti di un'altra nazione, interagendo con essi. Tuttavia, quel rapporto ha rilevato che non ci sono evidenze di capacità "dirompenti" rispetto al passato.

 L'immagine seguente è tratta da un articolo (pubblicato in un'edizione 2015 della rivista "Vestnik" dell'industria areospaziale NPO Lavochkin), nel quale si descrive un sistema formato da due satelliti per le osservazioni della fascia geostazionaria, uno dei quali è denominato "Karat-200" per osservazioni a lunga distanza. Cosmos-2519 è stato probabilmente costruito dall'NPO Lavochkin e Karat-200 potrebbe essere il modulo utilizzato.

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Principio modulare di costruzione di veicoli spaziali sulla base del BMSS "KARAT 200" - Source: laspace/NPO Lavochkin

 Secondo i portavoce della Russia, gli Stati Uniti e la Cina stanno attuando progetti simili. L'esperto militare indipendente Valery Mukhin ha dichiarato all'agenzia Izvestia che gli "inspector" sono una componente importante delle forze orbitali di qualsiasi potenza spaziale. "Nel caso di un conflitto globale, è estremamente importante distruggere i gruppi di satelliti del nemico al fine di privarli della comunicazione, della navigazione e della possibilità di ricognizione; così è venuta l'idea di creare tali sistemi di combattimento", ha detto l'esperto. Ai tempi dell'URSS, ad esempio, sono stati condotti test durante i quali un satellite è volato nei pressi di un altro ed è esploso, colpendolo con frammenti. Dopo questi esperimenti, ci furono persino tentativi di creare satelliti corazzati. Secondo Mukhin, il compito principale degli "ispettori" orbitali è quello di stabilire lo scopo dei veicoli lanciati dal potenziale nemico in orbita.

 Per una descrizione ancora più dettagliata delle manovre evvettuate dai tre satelliti, si veda il report (in inglese) scritto da Jonathan McDowell.

 

Riferimenti:

http://www.interfax.com/newsinf.asp?id=786439

https://www.c4isrnet.com/c2-comms/satellites/2018/08/14/state-department-concerned-over-russian-satellites-behavior/

https://foxtrotalpha.jalopnik.com/state-department-official-suspects-russia-may-have-an-1828342986

https://www.popularmechanics.com/military/weapons/a22739471/is-russias-mysterious-new-satellite-a-space-weapon/

https://www.independent.co.uk/news/science/russia-satellite-us-abnormal-behaviour-space-weapons-putin-trump-a8493846.html

http://www.laspace.ru/upload/iblock/fd1/fd1ace1832b2224dc012a18c14e2f6c7.pdf