Il secondo "Gaia Celestial Reference Frame" (Gaia-CRF2), pubblicato all'interno del catalogo DR2, è uno strumento essenziale per stabilire un nesso con osservazioni fatte con altri strumenti anche in altre bande dello spettro, specialmente quelle radioastronomiche a base intercontinentale. Da notare la mancanza di riferimenti in prossimità del piano galattico, che occlude la vista di oggetti lontani e quindi "immobili".
La mappa in alto mostra la densità di tutte le sorgenti su zone ampie 0.9x0.9 gradi, mentre quella in basso solo le più luminose e il passo è raddoppiato (in media c'è un quasar per ogni grado quadrato); la precisione nella posizione di questo ultimo campione è generalmente inferiore a 0.2 milli-secondi d'arco!