E' la terza volta che questo vettore, intitolato in onore di Alan Shepard, il primo americano ad andare nello spazio, viene utilizzato ma questa volta era stata alzata la posta in gioco: il motore è stato acceso a soli 1,1 chilometri dal suolo, lasciando veramente poche possibilità di errore; è stato testato un algoritmo per separare la capsula con l'equipaggio dal vettore ed assicurarne l'atterraggio a Terra con paracadute ed infine, New Shepard aveva a bordo due esperimenti di microgravità del Southwest Research Institute e dell'University of Central Florida. Il primo "Box of Rocks Experiment" (BORE) era una scatola di rocce sciolte utilizzata per simulare la superficie di un asteroide; il secondo "Collisions Into Dust Experiment" (COLLIDE) era una scatola di polvere e marmo per simulare gli impatti tra oggetti in condizioni di microgravità.
Il lancio suborbitale è avvenuto ieri nel Texas occidentale.
A differenza di altri progetti, la capsula di Blue Origin è completamente automatizzata per evitare la possibilità di errori umani.
Il primo successo risale ad aprile 2015 ma, a causa di problemi con il sistema idraulico, New Shepard non fu stato recuperato. E' stato poi lanciato di nuovo nel mese di novembre e gennaio, atterrando con successo entrambe le volte.
La comunicazione della Blu Origin rispetto alla SpaceX è molto differente. Quest'ultima trasmette sempre tutto in diretta mentre la prima mantiene il segreto rilasciando qualche dettaglio solo a test avvenuto. Tuttavia, in questa occasione c'è stato un cambiamento: Jeff Bezos ha inaspettatamente annunciato il lancio e rilasciato qualche informazione via Twitter stile Elon Musk!
Secondo quanto dichiarato, l'evento è stato ripreso e documentato dai droni e a breve verrà rilasciato il video.
Aggiornamento 4 aprile 2016
La Blue Origin ha rilasciato il video del volo. Bellissimo!