Sotto il guscio ghiacciato della luna di Saturno, Encelado, potrebbe nascondersi un mare ribollente di correnti oceaniche simili a quelle che si formano negli oceani della Terra.
Utilizzando i dati della sonda Cassini della NASA, gli scienziati del Southwest Research Institute (SwRI) hanno modellato i processi chimici che potrebbero prodursi nell'oceano sotterraneo di Encelado.
Cinque diverse viste del satellite di Saturno, realizzate grazie allo strumento VIMS di Cassini, ci svelano le regioni (in giallo) in cui la superficie è stata rimodellata di recente a causa del materiale proveniente dall'interno.
Questa spettacolare vista di Saturno in controluce è basata su un mosaico di immagini riprese il 13/9/2017 da Cassini, due giorni prima della fine missione avvenuta nell'atmosfera del pianeta gigante.
Una fantastica ripresa di Cassini, con Encelado e i suoi geyser in primo piano (in basso); sullo sfondo, gli anelli di Saturno...
La missione Cassini è terminata da quasi due mesi ormai ma gli scienziati si stanno ancora districando tra l'enorme mole di dati restituita dalla sonda.
Recenti dati rilevati dalla sonda della NASA Cassini sembrano dimostrare che l'asse di rotazione della luna di Saturno Encelado potrebbe essersi riorientato in un lontano passato, probabilmente a causa della collisione con un corpo più piccolo.
Due nuove pubblicazioni, presentate rispettivamente dai ricercatori della missione Cassini e dal team del Telescopio Spaziale Hubble, descrivono nuovi intriganti risultati per la luna di Saturno, Encelado, e la luna di Giove, Europa, i due mondi ad alto potenziale per la vita nel nostro Sistema Solare.
La maggior parte dei fly-by della Cassini attorno alla luna di Saturno, Encelado, erano mirati allo studio dei famosi geyser del polo sud ed alla comprensione della struttura interna del satellite. Ora, un nuovo studio, basato sui dati raccolti durante un sorvolo ravvicinato del 2011, indica che l'oceano sotterraneo potrebbe essere molto più vicino alla superficie del previsto.
I geyser di Encelado sono state una delle più grandi scoperte della missione Cassini, o forse no? Secondo Ted Stryk, professore di filosofia presso il Roane State Community College (Tennessee), appassionato di esplorazione planetaria, i coreografici getti potrebbero essere rimasti inosservati per anni nelle immagini della Voyager 1.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.