Questa compagnia, con sede a Tokyo, fa parte di un gruppo di aziende che lavorano sul problema dei detriti orbitali, ma è la prima ad aver intrapreso una missione dimostrativa per la rimozione della spazzatura spaziale.
La missione End-of-Life Service by Astroscale (ELSA-d) era stata lanciata a marzo 2021, con l'obiettivo di convalidare la tecnologia.

"Una delle principali sfide della rimozione spazzatura spaziale e della manutenzione in orbita in generale è l'aggancio o l'acquisizione di un oggetto client: questa dimostrazione è servita per confermare le capacità di ELSA-d di attraccare con un cliente, come un satellite defunto", ha spiegato la società.

Il pacchetto dimostrativo, che era stato inviato su un razzo Soyuz lanciato dal Kazakistan, includeva due veicoli spaziali separati: un "servicer" progettato per rimuovere la spazzatura spaziale e un "client" per simulare un detrito.

astroscale elsa d fasiLa recente dimostrazione ha mostrato che il servicer può catturare e rilasciare magneticamente con successo altri veicoli spaziali. Ma questa non è la fine della missione dimostrativa ELSA-d; il servicer e il cliente devono ancora raggiungere altri traguardi chiave prima che Astroscale possa definirlo un completo successo.
Successivamente, il servicer dovrà rilasciare in sicurezza il client e riprenderlo da una distanza maggiore. Poi, Astroscale tenterà lo stesso processo di rilascio e acquisizione ma questa volta con il satellite client che simula un oggetto spaziale incontrollato e in caduta.