Mentre sulla Terra, il 9 marzo, gli abitanti dell'Oceano Pacifico si godevano una spettacolare eclissi totale di Sole, il satellite Deep Space Climate Observatory (DSCOVR), nato per offrire viste inedite del nostro pianeta, aggiungeva al suo catalogo di immagini una sequenza di scatti unica.
Non è una ripresa mozzafiato ma è un ottimo risultato la sequenza animata della Terra ottenuta dalla fotocamera Visual Monitoring Camera (VMC) del satellite Cluster dell'ESA, Samba, il 18 febbraio 2016.
Le sonde della NASA Van Allen stanno svelando nuovi interessanti dettagli sulle omonime fasce, le due ciambelle giganti di radiazioni che circondano il nostro pianeta, tra l'orbita geostazionaria (l'orbita dei satelliti per le telecomunicazioni) e l'orbita bassa (l'orbita della ISS, la Stazione Spaziale Internazionale).
La sonda della NASA Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) ha recentemente catturato questa vista unica della Terra che sembra sorgere dalla superficie lunare.
Come annunciato, alle 10:08 UTC (11:08 ora italiana), Hayabusa 2 ha eseguito con successo lo swing-by attorno alla Terra, passando quasi sopra le isole Hawaii, ad un'altitudine di circa 3.090 chilometri nel momento del massimo approccio.
Una nuova ricerca suggerisce che la Luna acquisì la sua attuale inclinazione orbitale trainata degli effetti gravitazionali generati dal passaggio di giganti rocce spaziali nelle vicinanze della Terra.
La materia ordinaria, cioè quella visibile formata da elettroni, protoni e neutroni, è solo il 5 per cento della massa dell'Universo, il restante è materia oscura ed energia oscura, un altro strano fenomeno associato all'espansione dell'Universo. Ora, un nuovo studio, guidato da Gary Prézeau del Jet Propulsion Laboratory della NASA e pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal, ha proposto l'esistenza di lunghi filamenti di materia oscura, simili a capelli, attorno ai pianeti.
Questa spettacolare immagine della costa nord-occidentale dell'Australia è stata scattata da uno studente a Terra, inviando un comando alla Sally Ride EarthKAM installata a bordo della ISS.
Questo è il nostro pianeta fotografato dal satellite "Deep Space Climate Observatory" (DSCOVR) dal punto di librazione L1, a 1.5 milioni di km di distanza.
Due anni fa la sonda Juno effettuava un "gravity assist" con la terra, per poi lanciarsi verso Giove che raggiungerà il prossimo agosto. In quella occasione, io e l'amico Ken assemblammo questo mosaico di riprese (i colori sono stati aggiunti in seguito)...
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.