Oggi, con un nuovo rilascio, l'archivio pubblico delle immagini della missione dell'ESA Rosetta scattate dalla NavCam ha superato i 1.200 frame.
Con un incredibile colpo di fortuna, la fotocamera OSIRIS a bordo della sonda dell'ESA Rosetta, è riuscita a cogliere l'attimo in cui un nuovo getto è partito dalla superficie della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko... quando di dice essere nel posto giusto, nel momento giusto!
L'immagine è stata presentata dal team all'European Geosciences Union General Assembly (EGU) tenutosi a Vienna.
Il team di COSIMA (COmetary Secondary Ion Mass Analyser) ha condivisto questa immagine all'European Geosciences Union General Assembly (EGU2015), a Vienna, questa settimana.
Lo strumento a bordo di Rosetta ha catturato circa 12.000 grani di polvere di cometa tra l'11 agosto ed il 28 marzo 2015 su nove bersagli grandi appena un centimetro quadrato ciascuno. La foto qui sopra mostra una di queste targette con il materiale raccolto fino al 12 dicembre 2014.
Riferimenti:
- http://blogs.esa.int/rosetta/2015/04/16/cosima-meet-the-family/
Le misurazioni congiunte effettuate da Rosetta e da Philae durante la fase di discesa del lander lo scorso 12 novembre, mostrano che il nucleo della cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko non possiede alcun campo magnetico.
Rosetta sta superando gli inconvenienti riscontrati durante il flyby del 28 marzo. La sonda, che si era tuffata sulla cometa una seconda volta sorvolando la superficie di 67P a 14 chilometri di distanza, aveva riscontrato notevoli difficoltà di navigazione i cui effetti avevano provocato un "safe mode" e problemi di comunicazione con la Terra.
Marco Fulle e Alessandra Rotundi hanno presentato gli ultimi risultati sullo studio delle particelle di polvere della cometa 67P/Churyumov–Gerasimenko, raccolte tra il 1 agosto 2014 e il 15 gennaio 2015. Il documento è stato pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal Letters.
A partire dal mese di febbraio, le traiettorie della sonda dell'ESA Rosetta intorno alla cometa 67P/Churyumov-Gerasimenko hanno consentito di raccogliere dati scientifici a diverse distanze dalla superficie. Dopo il flyby di San Valentino a soli 6 chilometri dalla regione Imhotep, sabato 28 marzo la sonda si è tuffata nuovamente per un passaggio ravvicinato a 14 chilometri dal nucleo.
La sonda dell'ESA Rosetta ha rilevato per la prima volta azoto molecolare in una cometa, fornendo indizi sulle prime fase di formazione del nostro Sistema Solare.
Ovviamente alla 46ª Lunar and Planetary Science Conference non poteva mancare una sessione speciale dedicata alla sonda dell'ESA Rosetta. Gli ultimi risultati, che in definitiva sembrano sollevare più domande di quante non siano le risposte, sono stati presentati il 16 marzo.
La cometa 67P è un corpo molto scuro che riflette pochissima luce. Ai nostri occhi apparirebbe grigia ed uniforme.
A dicembre 2014 era stata rilasciata la prima immagine a colori "reali", ottenuta da OSIRIS tramite tre filtri utilizzati per comporre i canali RGB.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.