Visto che sulla Luna se c'è una cosa che non manca è la polvere, gli scienziati stanno pensando a come utilizzarla. Gli ingegneri britannici, ad esempio, stanno mettendo a punto un processo per estrarre ossigeno dalla regolite. Le sostanze metalliche risultanti come sottoprodotto del processo, potrebbero diventare materiale grezzo per le stampanti 3D per la costruzione dei moduli lunari.
Un team guidato dall'Università del Colorado Boulder sta sperimentando una nuova soluzione per migliorare le pulizie di primavera sulla Luna: perché non eliminare la polvere usando un fascio di elettroni?
Lo strato di regolite delle fredde regioni polari della Luna sarebbe alterato non solo dagli impatti meteorici ma anche dalle tempeste solari che sarebbero in grado di produrre un effetto altrettanto efficace.
Anche se oggi la Luna non dispone di un campo magnetico globale, la scoperta di una magnetizzazione residua nelle rocce lunari e nella crosta del nostro satellite ha dimostrato che, un potente campo magnetico deve essere esistito miliardi di anni fa. Tuttavia, la sua origine è ancora incerta e discussa: potrebbe essere stato prodotto da una dinamo interna o da forze esterne alla Luna stessa.
La Luna potrebbe sembrare un posto tranquillo al giorno d'oggi ma nel corso degli eoni passati, le tempeste periodiche di particelle energetiche provenienti dal Sole, potrebbero aver significativamente modificato le proprietà del suolo.
Il nuovo modello, messo a punto dall'Università del New Hampshire e dagli scienziati della NASA, potrebbe cambiare la nostra comprensione dell'evoluzione delle superfici planetarie nel Sistema Solare.
Mentre, ormai, è passata più di una settimana senza notizie sul rover cinese Yutu e la missione Chang'E 3, compromessa da un'anomalia, grandi novità arrivano per la sonda della NASA Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (LADEE), la cui attività è stata estesa di altri 28 giorni.
Lo spettrometro Active Particle-induced X-ray (APXS) a bordo del rover cinese Yutu, ha ottenuto il suo primo spettro della regolite lunare del sito di atterraggio, a nord-ovest del Mare Imbrium.
La missione Chang'E 3 entra così nel vivo, rilevando i primi dati.
La sonda Lunar Atmosphere and Dust Environment Explorer (LADEE) è pronta per raccogliere dati scientifici sulla Luna.
Lanciata con successo sabato 7 settembre alle 3:27 UTC, con il razzo vettore Minotaur V dell'Orbital Sciences Corp, ha lo scopo studiare l'atmosfera del nostro satellite, la polvere di regolite in sospensione e verificare la sua iterazione con le particelle cariche provenienti dal Sole.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.