In questa immagine di Hubble, l'attenzione viene subito catturata dalla stella quasi al centro, luminosa perchè vicina, mentre il vero oggetto dell'indagine era la galassia sullo sfondo, la cui visione ne risulta in parte disturbata!
Il 25 Aprile 1990 il telescopio Hubble veniva rilasciato in orbita, dopo essere stato lanciato il giorno prima a bordo dello shuttle Discovery.
Due nuove pubblicazioni, presentate rispettivamente dai ricercatori della missione Cassini e dal team del Telescopio Spaziale Hubble, descrivono nuovi intriganti risultati per la luna di Saturno, Encelado, e la luna di Giove, Europa, i due mondi ad alto potenziale per la vita nel nostro Sistema Solare.
Le aurore su Urano appaiono in luoghi insoliti, a causa della piccola inclinazione dell'asse di rotazione (e di quello magnetico) rispetto al piano dell'orbita.
Se può sembrare affascinante osservare Giove attraverso gli occhi elettronici della sonda Juno durante audaci sorvoli, questa immagine del pianeta gigante ripresa dal telescopio spaziale Hubble regala una vista altrettanto emozionante.
Alcuni oggetti astronomici hanno soprannomi accattivanti o originali, ispirati dalla mitologia o dal loro aspetto particolare. Tuttavia, la stragrande maggioranza degli oggetti cosmici che appaiono nei cataloghi astronomici hanno ricevuto nomi meno poetici, in base all'ordine della loro scoperta.
Il telescopio ha scattatio questa bella immagine di una galassia spirale barrata, NGC 7640.
Utilizzando il Telescopio Spaziale Hubble, gli astronomi hanno individuato idrogeno atomico nell'atmosfera della luna di Giove, Europa.
Grazie ai dati del Telescopio Spaziale Hubble e di altri osservatori terrestri, è stata ricavata una nuova stima della Costante di Hubble, il valore che indica il tasso di espansione dell'Universo. Il dato ottenuto, non troppo in linea con i precedenti, potrebbe, secondo gli astronomi che hanno condotto lo studio, suggerire "nuova fisica" oltre il modello standard della cosmologia.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.