Questi 6 casi di "lenti gravitazionali" in cui la luce di un quasar viene deviata e moltiplicata da una galassia più vicina sono stati recentemente utilizzati per ricavare una nuova stima della Costante di Hubble.
Nuovi studi mostrano che la prova originale di un'accelerazione cosmologica, basata sulle supernove, potrebbe essere un abbaglio...
Questo è il quasar quadruplo HE 0435−1223, la cui immagine è stata deviata e moltiplicata da un gruppo di galassie più vicine (al centro del quartetto).
Contrariamente a quanto affermato dal Modello Standard, una analisi mirata dei dati forniti dal satellite Planck suggerisce che la geometria dell'Universo su grande scala sia sferica e non piatta...
Dove si propone l'introduzione di un nuovo parametro cosmologico che sostituisca l'obsoleto fattore di Hubble "h"
Un nuovo metodo per la stima della costante di Hubble-Lemaître risulta in possibile accordo con ciascuna delle due principali metodologie, tra loro sempre più incompatibili.
Questa lente gravitazionale è stata utilizzata per stimare la costante dei Hubble nell'ambito del progetto "H0LiCOW".
Dopo 3 anni di elaborazioni, la "Planck Legacy" pubblica nuove stime estremamente precise sulle caratteristiche dell'Universo basate sulla radiazione fossile, compreso il movimento del Sole e della Via Lattea rispetto ad essa. Ma le incongruenze sulla costante di Hubble risultano ancora più incolmabili!
Il team di Adam Riess ha già utilizzato il nuovo catalogo Gaia per ricalcolare H0 dalla distanza delle cefeidi, confermando il divario con le misure ricavate dalla radiazione fossile.
Ogni anno, il premio Nobel Adam Riess torna all'attacco con misure sempre più accurate della velocità di espansione dell'universo e, ogni volta, il divario con i valori "primordiali" ricavati dai satelliti Planck e WMAP risulta sempre più incolmabile. Forse, dietro questa apparente contraddizione, si cela una "nuova Fisica".