Dopotutto, il visitatore interstellare 'Oumuamua poteva non essere l'unico oggetto alieno presente nel Sistema Solare quando lo ha attraversato qualche mese fa, perché un'intera popolazione di asteroidi di origini interstellare potrebbe essere qui fin dalle origini del nostro sistema planetario.
Una nuova ipotesi spiegherebbe le anomalie del primo visitatore interstellare, a questo punto più simile a una cometa esotica che ad un asteroide. (aggiornamento)
Adesso che gli occhi di tutti sono puntati sulla promettente "C/2019 Y4 Atlas", che fine ha fatto la prima cometa interstellare? E' uscita dal Sistema Solare interno e rischia di disgregarsi...
Questi dati sui raggi cosmici confermano il regolare funzionamento della sonda veterana, dopo l'anomalia che ha fatto temere il peggio a fine gennaio.
Stamattina la cometa interstellare è giunta alla minima distanza da noi, comunque quasi 290 milioni di km...
Breve aggiornamento sulla cometa interstellare a 9 giorni dal passaggio alla minima distanza dal Sole. Hubble ha scoperto che il suo nucleo è sorprendentemente piccolo. Aggiornamento!
Oggi, alle 14:30 italiane, la cometa interstellare 2i/Borisov arriverà a una distanza minima di 300,18955 milioni di km dal centro del Sole, sfrecciando a ben 43,90 km/s (158000 km/h).
Ieri sono stati pubblicati i nuovi parametri orbitali della cometa interstellare e, per la prima volta, c'è un set completo di misure sull'accelerazione non gravitazionale.
La cometa interstellare, sempre più vicina, è stata ritrovata in immagini risalenti a 11 mesi fa e nel suo spettro è stato identificato l'ossigeno, probabilmente originato dalla dissociazione di molecole dell'acqua...
Ieri gli elementi orbitali della cometa interstellare 2I/Borisov sono stati nuovamente aggiornati da parte del JPL, raggiungendo una precisione oltre 100 volte migliore delle stime iniziali.
La pubblicazione ripercorre le gesta della missione interplanetaria NASA / ESA / ASI Cassini–Huygens, che esplorò Saturno e le sue lune dal 2004 al 2017. Le principali fasi del progetto, del lungo viaggio durato sette anni e della missione ultradecennale sono raccontate con semplicità e passione allo scopo di divulgare e ricordare una delle imprese spaziali robotiche più affascinanti ideate dall’uomo. Le meravigliose foto scattate dalla sonda nel sistema di Saturno, elaborate e processate dall’autrice, sono parte centrale della narrazione. Immagini uniche che hanno reso popolare e familiare un angolo remoto del nostro Sistema Solare. 244 pagine.