ESA Gaia liftoff

Credit: ESA

La missione ESA Gaia è iniziata questa mattina come previsto, alle 9:12 UT, con un lancio spettacolare dallo spazioporto europeo di Kourou, nella Guiana francese.

Il suo compito sarà quello di realizzare una mappa tridimensionale dettagliata della nostra Galassia: durante la sua vita operativa di cinque anni, osserverà in media 70 volte un miliardo di stelle.

Una decina di minuti dopo il lancio, a seguire la separazione dei primi tre stadi, lo stadio superiore Fregat si è acceso offrendo a Gaia un passaggio in un orbita temporanea ad un'altitudine di 175 chilometri.

ESA Gaia  separazione Fragat

Credit: ESA

Una seconda accensione del Fregat, 11 minuti dopo il lancio, ha portato Gaia nell'orbita di trasferimento, seguita dalla separazione dello stadio superiore, 42 minuti dopo il decollo.

Lo schermo solare, che include anche i pannelli solari per l'alimentazione, è stato dispiegato con successo con una sequenza automatica di 10 minuti, terminata circa 88 minuti dopo il decollo.

Gaia è ora in rotta verso un'orbita attorno ad un punto L2.

Domani gli ingegneri eseguiranno la prima di due accensioni per garantire la giusta traiettoria, la seconda avverrà circa 20 giorni dopo il lancio.

Prima di entrare nel vivo della missione, ci sarà una fase di quattro mesi, che inizierà già lungo la strada per L2, in cui tutti gli strumenti verranno messi a punto.

Siamo solo all'inizio: dopo cinque anni di lavoro, Gaia ci avrà regalato un archivio dati superiore a 1 petabyte, ossia 1 milione di gigabyte, pari a circa 200 000 volte la capacità di un DVD.

Per chi lo avesse perso, ecco il replay completo del lancio.